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Commissioni, “Grande Cosenza”, nuove agenzie: ecco i dossier post elettorali della maggioranza

Con la ripresa dei lavori in Consiglio regionale il centrodestra riprende l’agenda delle priorità. Non mancano gli “scogli” interni da aggirare

Pubblicato il: 16/06/2024 – 11:00
Commissioni, “Grande Cosenza”, nuove agenzie: ecco i dossier post elettorali della maggioranza

REGGIO CALABRIA “Dove eravamo rimasti”…. Con la sbornia elettorale in via di smaltimento la maggioranza di centrodestra alla Regione si rimette in movimento per tuffarsi nella seconda metà della legislatura regionale. Lo schieramento che governa con il presidente Roberto Occhiuto è chiamato nei prossimi giorni a riprendere l’agenda dal cassetto nel quale è stata riposta in campagna elettorale, con l’obiettivo di cadenzare i prossimi passi in Consiglio regionale e di archiviare la fase delle fibrillazioni e delle tensioni sprigionate dal voto dell’8 e del 9 giugno. Sul piano politico, lo “stress test” delle Europee e delle Amministrative ha sì consegnato un centrodestra pieno di scorie e di fibrillazioni, soprattutto nel braccio di ferro tra Forza Italia e Lega, ma anche un centrodestra numericamente forte come sempre e come prima, se non addirittura più forte. Certo, all’orizzonte ci sono altre “partite” delicate che rimetteranno in agitazione la coalizione, come il ritocco in Giunta per la necessità di rimpiazzare la vicepresidente Giusi Princi eletta con Forza Italia a Strasburgo, e il rinnovo delle presidenze di Commissione, arrivate al “tagliando” e da sistemare in un complesso “puzzle” per i nuovi assetti nella maggioranza. Forza Italia ha sette consiglieri regionali per una sola presidenza, la Lega sei consiglieri regionali per ben 4 presidenze, mentre Azione ha due consiglieri regionali e nessuna postazione istituzionale, e poi c’è Fratelli d’Italia che vorrà far valere (in realtà lo sta già facendo valere…)  il peso di essere stato anche in Calabria il partito più votato.

I dossier da rispolverare

Insomma, un po’ di rebus da sbrogliare al fondo di inevitabili trattative tra gli alleati. Non mancano le asperità, i nodi da sciogliere e gli scogli da superare, e tra questi c’è secondo gli analisti anche quello del “recupero” del rapporto tra i due presidenti di Giunta e Consiglio, Occhiuto e Filippo Mancuso, rapporto che le Europee hanno incrinato ma che secondo fonti del centrodestra è destinato a ricomporsi nel comune interesse generale (dei due, anzitutto, ma anche dell’intera coalizione). È questo l’approdo che gli analisti ritengono abbastanza scontato da qui alle prossime settimane, quando ci sarà da mettere sul tavolo i dossier sospesi per le elezioni e da portarli all’incasso in Consiglio regionale, oltre ai dossier che via via la legislatura ispirerà alla maggioranza (un esempio, magari una nuova legge elettorale regionale). Tra i temi che sono rimasti “in stand by”, rinviati a dopo le elezioni per evitare interferenze e strumentalizzazioni ma pronti per essere riportati a galla e approvati, spicca sicuramente quello della fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero per la nascita della città unica, la “Grande Cosenza”: proposta molto cara a Forza Italia e condivisa nelle linee generali dagli alleati, anche se con qualche distinguo. Al momento, l’iter si è fermato con l’ok in prima Commissione del Consiglio regionale alla risoluzione per il referendum, risoluzione che ora dovrà approdare in assemblea per l’approvazione finale, propedeutica allo svolgimento della consultazione referendaria (secondo alcuni potenzialmente calendarizzabile a settembre). Incognite sul percorso della fusione ce ne sono ancora tante – a esempio, la Lega riuscirà a “neutralizzare” il no di Idm di Orlandino Greco, il sindaco di Castrolibero federato con il Carroccio e contrario alla fusione? E FdI metterà da parte le riserve del passato? – ma alla fine nel centrodestra si prevede saranno annullate. Ma l’agenda della maggioranza presenta anche altre “pratiche” di una certa rilevanza che l’imminenza delle elezioni ha bloccato e che adesso torneranno in primo piano: la nuova società regionale sulla digitalizzazione, proposta da Fratelli d’Italia, e la nuova agenzia regionale sull’energia per la quale spinge Azione. Non dovrebbero esserci problemi di sorta, ma ovviamente molto dipenderà da come nella maggioranza si chiuderanno la “partita” della Giunta e quella delle Commissioni, una partita nella quale fioccheranno le richieste e le rivendicazioni. (a. cant.)

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