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verso l’estate

Oggi sciopero dei treni, disagi in vista

Si ferma fino alle 2 di domani il personale mobile delle società di Trenitalia

Pubblicato il: 16/06/2024 – 8:13
Oggi sciopero dei treni, disagi in vista

ROMA Disagi in vista oggi per chi viaggia, con lo sciopero nazionale del personale mobile delle società di Trenitalia proclamato dalle 3 di stanotte alle 2 di domani. Nelle stesse ore si fermerà anche il personale di Trenord in Lombardia e quello dei regionali in Campania.
Nel terzo weekend di giugno, l’ultimo prima dell’inizio “ufficiale” dell’estate, si registra anche maltempo con allerta gialla in Veneto e Lombardia; bollino giallo per ondate di calore a Campobasso ma sole e temperature primaverili nel resto d’Italia: prove d’estate nel centro-sud. 

Prove generali d’estate

Complici la chiusura delle scuole che manderà in ferie già a giugno 15 milioni di italiani e il meteo favorevole, la stagione pare arrivata davvero: spiagge piene, «alla Romagna alla Calabria dalla Sicilia alla Liguria, tutti gli stabilimenti balneari sono aperti e pronti ad offrire i propri servizi. Sulla base delle prenotazioni che stiamo registrando, si prospetta il tutto esaurito sui nostri litorali» racconta Antonio Capacchione, appena riconfermato presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe Confcommercio. 
Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo, Lazio, Veneto e Campania, le mete più gettonate, bene Sicilia e Sardegna, stanno crescendo molto anche il Friuli Venezia Giulia e il Molise, al primo posto la Puglia, che ha appena ospitato i grandi del G7. Un evento che – come scrive sui social la ministra Daniela Santanchè – «ha mostrato al mondo come l’Italia sappia ospitare chiunque: dal potente al turista qualunque. Può cambiare il contesto mai il risultato. Cultura, cibo e bellezze naturali sono ingredienti quotidiani per noi italiani, ma per chi ci visita sono la formula di un incantesimo a cui è impossibile resistere». 
«Del resto dopo un lungo inverno e un maggio perso – dice Capacchione – c’è una gran voglia di mare. Bene le previsioni atmosferiche, pertanto ci sono tutte le condizioni per un avvio della stagione balneare che, di fatto, coincide con la stagione turistica 2024. A tal proposito voglio ricordare che il 60% della domanda turistica (sia italiana che straniera) è quella al mare». 
Il mese di maggio, purtroppo, a causa del maltempo è completamente saltato e giugno è iniziato a “macchia di leopardo”, sempre a causa delle condizioni atmosferiche. «Stiamo registrando, comunque, – spiega Capacchione – un incremento delle presenze estere che, in parte, compensa una riduzione della domanda interna originata, anche, dall’attuale crisi economica». 
 «Quando, oltre al mare incontaminato, la località turistica – spiega il presidente del Sib – riesce ad abbinare una buona tradizione enogastronomica il successo è assicurato e, soprattutto, si può contare sulla fidelizzazione. Noi imprenditori balneari da oltre 2 secoli sappiamo bene come coccolare i clienti, con quella professionalità e competenza che ci ha sempre contraddistinti e che ogni anno richiama milioni di turisti sulle nostre spiagge». 

Gli stabilimenti

«I titolari degli stabilimenti – dicono i balneari – nonostante le preoccupazioni per il proprio futuro, sono impegnati ad assicurare i servizi di eccellenza di un modello di balneazione attrezzata efficiente e di successo che il mondo ci invidia. Siamo ben consapevoli che difendendo il nostro lavoro difendiamo gli interessi del Paese. Oggi, d’altronde, sono impensabili le località di mare italiane senza i molteplici servizi forniti dagli stabilimenti balneari: dal presti-libro o asciugamano, agli esercizi di stretching o fitness in spiaggia, dalla cassaforte con ricarica del cellulare, ai megaschermi per seguire gli Europei di calcio o le Olimpiadi». 
Insomma come da tradizione il mare rimane il re delle ferie all’italiana. Del resto solo il Belpaese in Europa è riuscito a piazzare ben tre spiagge tra le prime 50 al mondo della classifica del sito americano worlds50beaches.com: Cala Mariolu e Cala Goloritzè nel Nuorese e la spiaggia dei Conigli a Lampedusa. Ma chi conosce i nostri 8mila chilometri di coste sa bene che si tratta di una stima per grave difetto. 

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