ROCCELLA JONICA Potrebbe esserci stata una esplosione a bordo dell’imbarcazione, partita dalla Turchia, e diretta in Calabria in mare aperto. Questo almeno quanto avrebbero riferito alcuni dei superstiti del naufragio avvenuto questa mattina al limite delle aree SAR di competenza della Grecia e dell’Italia.
Per questa ragione, con ogni probabilità, i migranti arrivati a Roccella Jonica presentano numerose ustioni e soprattutto tantissime fratture al bacino e agli arti. Durante le operazioni di trasbordo è stata salvata anche una bambina di 10 anni che avrebbe perso i genitori in mare, ora ricoverata all’ospedale di Locri.
Secondo la ricostruzione fornita ai giornalisti da Concetta Gioffrè della CRI, i migranti avrebbero mandato l’SOS mentre stavano imbarcando acqua prima dell’esplosione. Sarebbero oltre 60 i dispersi, con alcuni dei superstiti che hanno raccontato come alcuni di loro si siano aggrappati ai salvagente e ad alcuni pezzi dello scafo dell’imbarcazione. (m.r.)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x