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Autonomia, 4 odg di Fi: uno ricalca il documento della Regione Calabria

Con uno degli ordini del giorno si chiede al governo un impegno a tutelare l’unità d’Italia

Pubblicato il: 18/06/2024 – 17:45
Autonomia, 4 odg di Fi: uno ricalca il documento della Regione Calabria

ROMA Il gruppo di Forza Italia alla Camera ha presentato 4 ordini del giorno al ddl autonomia differenziata. Gli odg sono firmati dal capogruppo azzurro Paolo Barelli (nella foto in copertina con Tajani), dal suo vice Raffaele Nevi, dal presidente della commissione Affari Costituzionali, Nazario Pagano, e da uno dei relatori del testo Paolo Emilio Russo. Al governo viene chiesto innanzitutto un impegno “per il tramite del presidente del Consiglio, ad applicare in maniera rigorosa la facoltà”, prevista dal ddl Calderoli, di “limitare l’oggetto del negoziato ad alcune materie o ambiti di materie individuati dalla Regione” “a tutela della dell’unità giuridica o economica dello Stato”. Il secondo impegno chiesto all’esecutivo è quello di prevedere che gli schemi di decreti del presidente del consiglio previsti dal ddl, tra cui quelli con cui possono essere aggiornati periodicamente i Lep, siano “corredati di una relazione tecnica, per consentire una verifica anche in sede parlamentare tanto delle implicazioni finanziarie del trasferimento, quanto del rispetto dei criteri previsti dalle medesime intese per l’individuazione dei beni e delle risorse oggetto di trasferimento”. Fi chiede anche che la Camera impegni il governo “a non avviare negoziati su atti di iniziativa delle regioni e a non procedere nel confronto congiunto sugli atti di iniziativa sui quali tale confronto sia stato già avviato prima dell’entrata in vigore della legge sull’autonomia, fino alla definizione dei relativi Lep”. Presentato anche un ordine del giorno che ricalca il documento approvato lo scorso aprile dal consiglio regionale della Calabria impegnando il governo “a valutare l’opportunità di prevedere, prima di procedere alla stipula di intese che prevedano l’attribuzione di funzioni relative alle ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia sulle materie escluse dalla determinazione dei Lep, la predisposizione di un’analisi di impatto della regolamentazione che tenga conto della valutazione degli effetti delle ipotesi di intervento normativo e regolamentare regionale, nonché di atti amministrativi generali, di programmazione o pianificazione, ricadenti sulle attività dei cittadini e delle imprese e sull’organizzazione e sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni, anche mediante comparazione di opzioni alternative, tenendo conto della necessità di assicurare il corretto funzionamento concorrenziale del mercato, la tutela delle libertà individuali, e la tenuta dei principi generali dell’ordinamento, da presentare alle Camere per l’esame secondo i rispettivi regolamenti”.

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