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l’intervista

Braglia: «Tutino è da A, il Cosenza ha fatto bene a riscattarlo. Il Catanzaro senza Foresti rischia»

L’ex tecnico dei rossoblù e dei giallorossi: «Guarascio ha annusato l’affare. Il dg mancherà alle Aquile»

Pubblicato il: 19/06/2024 – 10:14
Braglia: «Tutino è da A, il Cosenza ha fatto bene a riscattarlo. Il Catanzaro senza Foresti rischia»

Piero Braglia, ex allenatore di Cosenza e Catanzaro con cui ha ottenuto due promozioni in serie B, ha parlato a pianetaserieb.it delle due calabresi di B e di Gennaro Tutino, calciatore esploso con lui nella stagione 2017-2018. «Non ho contribuito a rilanciare niente – ha detto Braglia – Tutino al momento del mio arrivo a Cosenza era già lì, ho trovato un ragazzo che doveva smetterla di piacersi, perché giocava per sé, era sempre attaccato al numero, veniva dalla scuola Napoli e Maradona, con determinate idee. Il mio lavoro è stato quello di farlo calare nel contesto, ma aveva e ha notevoli qualità. Parliamo di un giocatore che, a mio avviso, merita la Serie A, quest’anno ha dimostrato una maturità incredibile e dei miglioramenti ragguardevoli, ma ha sempre saputo giocare a calcio. C’era chi lo metteva a destra, chi ha sinistra, ha perso un po’ di tempo perché, secondo me, lui è una prima oppure una seconda punta, sa fare bene entrambe le cose, non gli si può chiedere qualcosa di diverso. I venti gol in Serie B, ventuno in stagione, certificano un bottino cospicuo. In merito a Guarascio, era un suo diritto riscattarlo in virtù di quanto scritto negli accordi. Si è dimenticato di coinvolgere Gennaro e di conseguenza il procuratore? Lì si entra in un gioco delle parti che lascia il tempo che trova. Secondo me il presidente ha fatto una cosa per il Cosenza e per la città, bisognerà vedere se avrà la forza di trattenere il calciatore, perché sarebbe complicato fare muro alle cifre che una squadra di Serie A potrebbe mettere sul piatto, dato che con quei soldi potrebbe rifare la squadra. Al giorno d’oggi, se un giocatore dice di non voler rimanere, cosa fai? Lo tieni lì? Secondo me Eugenio ha annusato l’investimento e ha ragionato bene. Ora, come dicevo, bisogna valutare la gestione del tutto, perché Gennaro avrà qualche richiesta, il procuratore è uno dei più importanti di questa fase storica, ha una scuderia con grandi giocatori, Tutino così come altri. Valuteranno e prenderanno la decisione migliore per tutte le parti coinvolte».
Braglia ha parlato anche dell’addio di Vivarini, Foresti e Magalini al Catanzaro. «Al di là di Vivarini, che ha fatto bene e ha dimostrato di essere bravo, quello che secondo me mancherà sarà Foresti, su cui il presidente Noto si è poggiato nei momenti di difficoltà, dopodiché è arrivato Magalini a dare manforte, ma secondo me chi ha riorganizzato la società assieme al presidente è stato per l’appunto Foresti. Secondo me è più pericolosa questa cosa. Bisognerà vedere chi arriverà e con quali idee, non riesco a decifrare questa inversione di tendenza in virtù del campionato disputato».

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