ROMA «Roma è la più grande città calabrese con oltre 500.000 calabresi e questa manifestazione sta crescendo notevolmente. Noi stiamo investendo su questa importante manifestazione destinata da crescere ulteriormente nei prossimi anni, anche perché il clima lo consente e la città lo consente. Abbiamo continuato a investire sulla comunicazione dei nostri ottimi vini. Oggi abbiamo riportato un risultato straordinario al Concours mondiale Bruxelles 2024 che si è tenuto in Messico con tante medaglie vinte dai nostri produttori. Questo sostegno attraverso un’intensa attività di promozione ai nostri vini credo che sia fondamentale e stiamo continuando con un claim che abbiamo già portato al Vinitaly dove tutto è cominciato perché la nostra è la terra del vino». Con queste parole l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo ha inteso testimoniare la presenza incisiva della Regione Calabria al “Vinòforum”, il più grande evento sul Vino in corso a Roma in questi giorni nella spettacolare location del Circo Massimo.
«Il nostro – ha evidenziato Gallo – è un piccolo movimento, 16 milioni di bottiglie ancora di meno quest’anno con il fenomeno peronospora, e quindi non è semplice che ci sia il nostro vino dappertutto. Stiamo anche però tentando di cambiare la reputazione dei nostri vini, stiamo cercando di farla aumentare in maniera tale da fare in modo che i nostri prodotti comincino ad essere brandizzati. Credo che in questi anni il nostro movimento sia cresciuto moltissimo. Ora deve diventare riconoscibile. Lo stiamo facendo attraverso questa azione di sostegno. Noi vogliamo sostenere i nostri produttori vitivinicoli che in questi anni hanno puntato sulla qualità. Dico spesso che l’ambizione che bisogna avere è quella della qualità e loro l’hanno avuta perché hanno gestito bene il trapasso generazionale da padri a figli, da nonni a nipoti. Tanti sono i giovani e le donne impegnate nelle nostre cantine, hanno incaricato enologi di rilevo nazionale e internazionale migliorando la qualità del movimento. Tutto questo lo consideriamo esemplare in una regione che deve puntare sulla qualità e questo piccolo movimento, ma grande anche nella qualità, lo vogliamo sostenere fino in fondo anche per altri comparti affinché questa azione risulti pedagogica».
Per Gallo «la Calabria – continua Gallo – comincia ad essere riconoscibile, già in questa fase dell’anno le nostre cantine ci dicono di aver quasi terminato i loro vini che nell’ultimo anno hanno aumentato i prezzi e nessuno lo ha contestato tra i loro commercianti e intermediari. L’obiettivo è aumentare i valori di produzione e far soprattutto in modo che i nostri viticoltori e i nostri produttori di vino siano soddisfatti del loro lavoro».
I dati sull’export evidenziano una tendenza positiva anche nel 2024. «E’ il nono trimestre consecutivo – sottolinea Gallo – il primo trimestre del 2024 che addirittura ci vede al 26.9% in più come export. Siamo in controtendenza rispetto al dato del resto del paese, siamo in linea con il dato del sud Italia, ma siamo i primi in assoluto. Non siamo abituati ad essere i primi in assoluto, abbiamo temuto che questi dati fossero casuali nel 2022, abbiamo confermato il tutto nel 2023, penso che ci sia un movimento anche nel settore vitivinicolo in crescita. Tutto questo ci deve spingere a fare sempre meglio, a puntare sulla qualità anche dell’azione di promozione, oltre che sulla qualità delle produzioni, a fare in modo che questo brand Calabria cominci ad essere apprezzato da tutti, anche perché onestamente lo meritiamo».
Se Vinitaly è qualcosa di storicamente affermato, l’area del Circo Massimo è suggestiva e affascinante. Ma a che punto è la vicenda Sibari? «La vicenda a Sibari – spiega Gallo – è in uno stato avanzato, ci sono stati sopralluoghi da parte di Verona Fiere già nelle scorse settimane e tutto è andato bene. La manifestazione si svolgerà il 30-31 agosto e l’1 settembre a Sibari presso il parco archeologico e credo che in quella circostanza ancora una volta la Calabria saprà dimostrare di poter organizzare queste manifestazioni a casa propria, di fare bella figura e soprattutto dimostrare tutto il meglio indossando l’abito migliore in un contesto che finalmente sarà nazionale anche in Calabria».
Gallo risponde così sulla possibilità di realizzare finalmente un’unica grande manifestazione del vino in Calabria. «Questa è un’idea che noi abbiamo – ammette –. Sarà per esempio, da questo punto di vista, un primo messaggio quello che lanceremo attraverso Vinitaly in the City a Sibari perché, naturalmente, le nostre cantine avranno a disposizione uno spazio autonomo, individuale. Questa è la nostra manifestazione, sia pure col brand Vinitaly. E poi ciò potrebbe essere l’inizio di un percorso che naturalmente deve vedere in prima linea i consorzi di tutela che sono quattro e che io spero di unire presto, magari attraverso una sovrastruttura. Perché questo movimento che già di per sé non ha numeri straordinari in termini di quantità, deve essere naturalmente unificato per avere un unico marchio ombrello che è il brand Calabria». (redazione@corrierecal.it)
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