VIBO VALENTIA Mimmo Lucano arriva accolto da un lungo applauso, quasi “travolto” dal calore delle persone. «Non sono abituato a tutto questo» esordisce commosso ai microfoni dei giornalisti. In mezzo alla folla, tra strette di mano e “acclamazioni”, l’abbraccio con Enzo Romeo e Peppino Lavorato. Sarà proprio l’ex sindaco di Rosarno ad aprire l’incontro presentando ai vibonesi il nuovo europarlamentare, eletto con Alleanza Verdi Sinistra raccogliendo in Calabria oltre 23 mila preferenze. Presenti tutti gli esponenti locali del centrosinistra, compatti in vista dell’imminente ballottaggio che avverrà fra due giorni con Romeo che sfida il candidato di centrodestra Roberto Cosentino. Nel corso del suo intervento, l’ex presidente della provincia ha raccontato un episodio inedito capitato ad Antonio Montesanti, candidato consigliere comunale nella lista Centro Studi Progetto Vibo, che si è visto recapitare sul tergicristallo dell’auto un biglietto con insulti e l’invito a «chiudere la bocca». Episodio che, chiarisce Romeo, «è già stato denunciato alle autorità».
Un grande risultato per Lucano alle Europee, inatteso soprattutto perché, spiega il sindaco di Riace, «io non ho chiesto un voto, ho fatto zero campagna elettorale, ho solo girato l’Italia, cercando di essere il più spontaneo possibile. e in effetti vedevo tanta attesa». Una campagna portata avanti praticamente «a costo zero», spendendo «solo i 50 euro per i fac simile al Comune. Per il resto ci ha pensato il partito» precisa. Su come battere le destre, Lucano spiega: «La speranza è quella che ci fa muovere. La mia vicenda giudiziaria ha provocato una grande esposizione mediatica, proprio perché il mio è stato un processo politico. All’inizio stavo attento, non volevo creare un alibi o non accettare di essere giudicato. Però il paradosso è che quella vicenda ribaltava totalmente la mia storia personale, il mio essere».
Lucano promette che, nonostante l’elezione al parlamento europeo, resterà se stesso. «Non ci sarà un prima e un dopo, come non c’è stato quando sono stato eletto sindaco. Io non ho risorse da investire, faccio tutto da solo e sarà così per sempre. Anche quando andò a Bruxelles, quando mi chiamano onorevole quasi mi dà fastidio». Dalle vicende giudiziarie alla doppia elezione da sindaco e da europarlamentare: «La forza di trasformare il dolore nella speranza. Mi rapporterò a queste due esperienze non con una partecipazione fine a se stessa solo per indennità o privilegi, io voglio essere utile. Anche solo per portare una voce diversa da quella delle destre in Europa che prendono il sopravvento, dove non si rispettano i diritti umani». L’obiettivo è proprio quello di portare il tema dei diritti umani e delle fragilità a Bruxelles, partendo proprio dalla sua storia personale. Ma, conclude Lucano, «soprattutto è un’occasione straordinaria per il nostro territorio». (Ma.Ru.)
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