ROMA Vanno in scena – un po’ sotto tono con Schlein e Conte unici leader direttamente sul campo – le ultime ore di campagna elettorale in vista dei ballottaggi in oltre cento comuni. Si vota dalle 7 di domenica alle 15 di lunedì. Dal minuto dopo la chiusura dei seggi, i fari si accenderanno soprattutto sulle città chiave: Bari, Firenze e Perugia, ma anche Campobasso e Potenza. In tutto sono 14 i capoluoghi chiamati a scegliere il primo cittadino. Oltre alle città dove hanno sede i Consigli regionali, sfide all’ultimo voto sono attese anche a Lecce e Caltanissetta. Il centrosinistra al primo turno ha vinto in 10 capoluoghi e ora cerca l’exploit al traguardo. Il centrodestra, dopo aver ottenuto 5 capoluoghi, tenterà di accorciare le distanze. A dare il valore della posta in palio, arriva il videomessaggio di Giorgia Meloni. “È un momento importante per il futuro dei nostri territori, – dice la premier – il vostro voto è fondamentare per costruire insieme una comunità più forte e coesa”. Poi, l’appello ai cittadini: “andate a votare, fate sentire la vostra voce, ogni voto conta”. I leader dei partiti di maggioranza, però, rimangono lontani dai territori dove si giocano le partite cruciali. Nessuna chiusura di campagna sul palco con i candidati in corsa. Una scelta, quella di non politicizzare troppo i testa a testa nei Comuni, condivisa anche da altri partiti. Posizioni differenti, invece, prese da Pd e M5s. Il presidente pentastellato Giuseppe Conte punta sulla sua Capitanata. A San Giovanni Rotondo, 27 mila abitanti in provincia di Foggia, il duello è interno al ‘campo progressista’. E il leader arriva per chiudere la campagna del candidato 5s contro il sindaco uscente dem. Ma Conte fa un passaggio anche a San Severo, dove Pd e M5s sono alleati già dal primo turno. La segretaria dem Elly Schlein, invece, sceglie Firenze, la città-fortino che il Pd vuole difendere. La leader sale sul palco con la candidata Sara Funaro che, forte del 43% ottenuto due settimane fa, affronterà il candidato del centrodestra Eike Schmidt, arrivato al 32,86%. Funaro può contare sull’endorsement del candidato M5s Lorenzo Masi e della candidata Iv Stefania Saccardi. Nessun apparentamento ufficiale tra Pd e M5s, ma sfida comune al centrodestra anche nelle altre città chiave. A Bari il campo largo arriva solo in vista del ballottaggio. Il candidato dem Vito Leccese (48% al primo turno), stringe il patto con Michele Laforgia, sostenuto inizialmente da M5s e Avs. A sfidarlo, per il centrodestra, Fabio Romito che si è fermato al 29% e ora crede nella rimonta. La polarizzazione sollecitata dai duelli spinge il centrosinistra a serrare le fila, soprattutto dove parte in svantaggio. A Campobasso, il candidato del centrodestra Aldo De Benedittis ha sfiorato il 50% distaccando di 16 punti l’avversaria Marialuisa Forte. Che ora, però, ottiene l’appoggio del candidato Pino Ruta (20% di consensi ottenuti il 10 giugno). Anche a Potenza, il fronte progressista si è unito a sostegno del candidato civico Vincenzo Telesca, che proverà a guadagnare terreno su candidato del centrodestra Francesco Fanelli, 40 % ottenuto due settimane fa. Posizioni distanti nel campo largo a Caltanissetta, dove Annalisa Petitto per il centrosinistra proverà a recuperare sul candidato del centrodestra Walter Tesauro. Sfide sul filo tra coalizioni già consolidate sia a Perugia che a Lecce. Nel capoluogo umbro il campo ‘larghissimo’ con Vittoria Ferdinandi sfida il centrodestra con Margherita Scoccia, entrambe intorno al 49%. Nella città salentina il sindaco uscente Carlo Salvemini, ricandidato per il centrosinistra, proverà a guadagnare punti sulla candidata del centrodestra Adriana Poli Bortone, che ha sfiorato l’elezione al primo turno. (Ansa)
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