COSENZA Primo step giudiziario dell’inchiesta denominata “Athena”, coordinata dalla Dda di Catanzaro e dal pm della Distrettuale Antimafia Alessandro Riello. Non un gruppo criminale comune ma una vera e propria organizzazione capace di battezzare i bambini in nome di Osso Mastrosso e Carcagnosso, i tre leggendari cavalieri fondatori di tutte le mafie. Gli Abbruzzese di Cassano, colpiti da un’operazione congiunta di polizia e carabinieri, sono accusati dalla Dda di Catanzaro di associazione di stampo mafioso, associazione dedita al narcotraffico, estorsioni, minacce. Ieri, si è aperto ufficialmente il rito ordinario del processo alla ‘ndrangheta della Sibaritide.
Sono due le assoluzioni decise, e riguardano l’imprenditore Mario Varca e Carmine Saggese. Venti, invece, i rinvii a giudizio. Il gup Gabriella Pede ha emesso la sentenza nei confronti dei ventidue imputati che hanno deciso di farsi giudicare con il rito ordinario. Per i venti rinviati a giudizio il processo, dinanzi al tribunale collegiale di Castrovillari, inizierà il prossimo mese di settembre. Si tratta di Celestino Abbruzzese alias “Ciccio u zingaro”; Rosaria Abbruzzese, Gennaro Benedetto, Katia Cairo, Alessia Cerchiara, Domenico Falbo, Giuseppe Falbo, Emilio Ferrara, Tiziana Antonietta Giannicola, Marco Guidi, Luca Laino, Antonio Lo Tufo, Francesco Lo Nigro, Massimiliano Martucci, Lucia Mastrota, Rocco Milito, Giuseppe Mitidieri, Vincenzo Rovitti, Giancarlo Quintino Pio Russo, Mario Russo. Sono, invece, 58 gli imputati che hanno optato per il rito alternativo. Tra coloro che si sottoporranno al rito abbreviato, troviamo Luigi Abbruzzese, rietenuto capo del clan degli Abbruzzese, Nicola Abbruzzese detto “Semiasse” e Leonardo “Nino” Abbruzzese. (f.b.)
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