LAMEZIA TERME “Da calabrese ho grande rispetto per il dottor Gratteri, magistrato perbene e coraggioso, ma la riforma della giustizia che egli contesta è una cosa essenziale per la civiltà giuridica del nostro Paese”. Lo afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi. “È giusto separare le carriere per garantire terzietà – dice Antoniozzi – una cosa che la riforma Vassalli non realizzò. È doveroso combattere le mafie – prosegue Antoniozzi – e come governo noi lo stiamo facendo mettendo a disposizione ogni possibile strumento alla magistratura. Ma è altrettanto giusto capire che la vita di una persona può essere distrutta per un errore giudiziario, che la custodia cautelare va limitata al massimo, che un cittadino non può stare appeso per anni ad indagini che spesso si concludono con assoluzioni. Ad esempio mi chiedo perché un cittadino debba essere rinviato a giudizio quando, in fase cautelare, la Cassazione di fatto rileva assoluta mancanza di indizi. Un cittadino che finisce sotto la scure di un errore giudiziario paga un prezzo salatissimo che nessuno gli risarcirà. Io, da avversario politico, ho solidarizzato con il sindaco di Reggio Calabria, Falcomata, sospeso per due anni per abuso di ufficio. Una cosa – conclude Antoniozzi – che la sinistra garantista ha perso di vista. Ancora oggi un avviso di garanzia equivale a una condanna e questo è inaccettabile”.
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