VIBO VALENTIA Quando i risultati sono ancora parziali nella sede elettorale di Enzo Romeo c’è già chi si commuove. Via via che il risultato si consolida, inizia la vera e propria festa. Sulle note di “Alessandra sarà sempre più bella”, colonna sonora della campagna elettorale del centrosinistra, poco dopo arriva anche il neosindaco di Vibo Valentia: neanche pochi passi ed Enzo Romeo viene bloccato dalle decine di persone venute a complimentarsi con il candidato del centrosinistra. Ad attenderlo i principali esponenti locali dem, tra cui il neoeletto in consiglio il segretario cittadino Francesco Colelli, ma anche il deputato del M5S Riccardo Tucci. Dalla sede elettorale inizia un corteo che accompagna Romeo al Comune. Qui arrivano il senatore Nicola Irto, i consiglieri regionali Antonio Lo Schiavo e Raffaele Mammoliti, il sindaco di Cosenza Franz Caruso. A Palazzo Luigi Razza arriva a congratularsi con il neoeletto anche il candidato di centro Francesco Muzzopappa, che aveva invitato i suoi sostenitori a votare Romeo.
«Sentivo un grande affetto nei miei riguardi da parte della collettività, anche un certo consenso su quello che abbiamo detto in questi giorni di campagna elettorale, quindi in qualche modo lo speravo. Non me l’aspettavo in modo così grande, però insomma me l’aspettavo, lo speravo». Così al Corriere della Calabria il neo eletto sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo.
«Ai cittadini che non mi hanno votato dico che io sono il loro sindaco e da questo momento i cittadini sono identici, sono persone che devono essere rispettate e servite perché la politica è servizio, la politica dà la possibilità di servire una comunità e sia la comunità che ti ha votato sia la comunità che non ti ha votato».
«Ritengo che il centro abbia fatto una scelta politica pensando di dare forza ad un’alternativa visto che l’alternativa loro non erano riusciti ad averla sul loro candidato. Non ci sono dubbi che questo laboratorio di campo largo a Vibo deve far pensare, così come bisogna riflettere sulla necessità di stare insieme per creare un’alternativa a questa destra. Una destra che sta creando delle spaccature enormi nella nazione, che cerca di tendere sempre a dividere e non a unire». Le parole chiave che guideranno la sua amministrazione? «Trasparenza e grande voglia di fare».
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