LAMEZIA TERME Tanto le Europee sono state dolci, altrettanto le Amministrative sono state amare. Al netto della innegabile parzialità del dato, tuttavia è evidente che per Forza Italia e per il governatore Roberto Occhiuto l’esito delle Amministrative in Calabria, soprattutto nelle due città più importanti nelle quali in queta tornata si è votato, ha un salto negativo: alla nettissima sconfitta di Pasqualina Straface a Corigliano Rossano si aggiunge infatti il tonfo a Vibo Valentia, dove il candidato sindaco espressione del partito azzurro, il dirigente della Regione Roberto Cosentino, è capitolato nella sfida contro il candidato del centrosinistra Enzo Romeo. A lenire i tormenti di Forza Italia, la “coloritura” azzurra dietro le vittorie degli altri due Comuni andati al ballottaggio, Gioia Tauro, con il successo di Simona Scarcella, fortemente sostenuta dal coordinatore regionale di Fi Francesco Cannizzaro, e Montalto Uffugo, che ha visto l’exploit di Biagio Faragalli, ritenuto molto vicino all’assessore regionale all’Agricoltura e coordinatore provinciale di Forza Italia Cosenza Gianluca Gallo. Due successi che comunque non sembrano sufficienti a modificare il trend di queste Comunali per Forza Italia e in generale anche per il centrodestra. A Corigliano Rossano in realtà la sfida per Fi e il centrodestra fin dall’inizio è apparsa in salita e quasi proibitiva, a Vibo invece il risultato finale ha un valore politico ancora più significativo: Forza Italia infatti non ha ricandidato l’uscente Maria Limardo, molto vicina al presidente della Commissione Bilancio della Camera, Giuseppe Mangialavori, e la mancata ricandidatura della Limardo, rimasta sostanzialmente immotivata, secondo diversi analisti ha finito con il creare uno scollamento abbastanza evidente tra l’area Mangialavori e gli altri “plenipotenziari” azzurri sul territorio, Michele Comito e Antonio Daffinà, considerato un “fedelissimo” di Occhiuto. Scollamento che non è stato “sanato” in vista del ballottaggio, concluso con la sconfitta di Cosentino e del centrodestra dopo che le ultime due Amministrative erano state trionfali per la coalizione nella città ipponiate, con due successi già al primo turno. Una sconfitta che consegna anche un altro dato piuttosto significativo: il centrodestra classicamente inteso – Forza Italia insieme a Lega e Fratelli d’Italia – è opposizione in tutti capoluoghi di provincia in Calabria.
Un dato che visto allo specchio ovviamente premia il centrosinistra, che si è confermato a furor di popolo a Corigliano Rossano con il riconfermato Flavio Stasi, con una coalizione comunque più civica che partitica anche se di estrazione progressista, e che ora si è presa anche Vibo Valentia, storica roccaforte del centrodestra. Sul piano politico la vittoria a Vibo con Enzo Romeo, sul quale hanno investito molto i dem a partire dalla stessa leader Elly Schlein, ha anche un altro valore politico, perché a Vibo Valentia si è più pienamente realizzato il “campo largo” a trazione Pd-M5S, che ha “strappato” il Comune al centrodestra avvalendosi anche dell’apporto di consistenti spezzoni del terzo polo che aveva sostenuto al primo turno il candidato sindaco Francesco Muzzopappa: tra questi spezzoni i “bene informati” annoverano anche Azione e in particolare Francesco De Nisi, segretario regionale dei calendiani che a Palazzo Campanella sono nella maggioranza di centrodestra a sostegno della Giunta regionale di Occhiuto. E del resto ora si tratterà di capire anche quali saranno gli effetti di questo voto delle Amministrative anche sugli equilibri alla Regione, già abbastanza sotto stress per le tossine delle Europee. (a. cant.)
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