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Campania prima per cemento illegale, Calabria quarta

I dati del dossier “Mare Monstrum” presentato da Legambiente

Pubblicato il: 26/06/2024 – 12:55
Campania prima per cemento illegale, Calabria quarta

NAPOLI Abusivismo edilizio, gestione illecita delle cave, concessioni demaniali: lungo le coste campane cresce la morsa del cemento illegale. Nel 2023 sono stati 1.531 (+21,% rispetto al 2022) i reati accertati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto pari al 14,9% del totale nazionale, con 1.710 persone denunciate (+18,6%), 332 sequestri penali (+18%). Aumentano di poco gli illeciti amministrativi, 1.970 (erano 1957 nel 2022) e le relative sanzioni (4.302, +22%). La Campania è la principale vittima del mattone illegale e si conferma in testa alla classifica regionale, seguita al secondo posto dalla Puglia (1.442 reati, il 14,1% del totale nazionale), al terzo la Sicilia (1.180 reati, 11,5%) e al quarto la Calabria (1.046 reati, il 10,2% del totale). A denunciarlo Legambiente che, in occasione dell’avvio delle campagne “Goletta Verde” e “Goletta dei Laghi” 2024, presenta un’anteprima dei dati del dossier “Mare Monstrum” 2024 dedicata al ciclo illegale del cemento, raccolti da forze dell’ordine e Capitanerie di porto. Una piaga difficile da risanare, o in questo caso da “abbattere”, specie lungo le coste – come spiega il monitoraggio civico “Abbatti l’abuso” 2023 del Cigno Verde – dove l’abusivismo edilizio oggetto di ordinanze di demolizione è oltre 6 volte più diffuso che nell’entroterra. In particolare, tra il 2004 e il 2022, in Campania il numero delle demolizioni eseguite è stato del 13,1% (pari a 3.107) dei 23.635 immobili abusivi per i quali è stato stabilito l’abbattimento da parte dei 110 Comuni che hanno risposto in maniera completa al monitoraggio civico promosso da Legambiente. Tra il 2004 e il 2022, la media delle ordinanze di demolizione nei Comuni costieri di Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, le cinque regioni più colpite dal fenomeno, è di 64,1 ordinanze per Comune, contro la media di 10,7 ordinanze per i Comuni dell’entroterra 
Alla Campania spetta il record “negativo” per numero di ordinanze emesse in rapporto alla popolazione: dal 2004 al 2022, è stata aperta una pratica per abusivismo edilizio ogni 236,6 abitanti. Alla luce di ciò Legambiente torna a chiedere al Governo risposte immediate come il riconoscimento del pieno potere ai Prefetti per demolire gli immobili che non vengono abbattuti dai Comuni e la cancellazione nel Decreto “Salva casa” del cosiddetto “silenzio-assenso”, che spalancano la strada a nuovi abusi visto che nessun Comune sarà mai in grado di esaminare una pratica di sanatoria entro i 45 giorni stabiliti. «Le coste campane – commenta Francesca Ferro, direttrice regionale di Legambiente – sono un patrimonio dal valore inestimabile, ricche di storia, bellezza e biodiversità, ma sempre più usurpate dal mattone selvaggio con costruzioni che privatizzano spiagge o che sorgono in mezzo a letti di fiumi o in aree a rischio idrogeologico. I dati in anteprima di “Mare Monstrum” ci dimostrano l’urgenza di intervenire con provvedimenti legislativi, come abbiamo chiesto al Governo e a tutte le forze politiche con i nostri emendamenti al decreto Salvacasa, per noi un «condono mascherato», come ribadiremo anche a bordo della nostra Goletta Verde. Al tempo stesso le nostre Golette saranno anche l’occasione per proporre e promuovere le diverse politiche e esperienze virtuose contro la crisi climatica e per la tutela degli ecosistemi marini e lacustri, oltre che strategiche per il futuro delle comunità costiere, dal punto di vista sociale, economico ed occupazionale. Ad accendere i riflettori sul tema degli abusi edilizi che deturpano coste e rive, insieme a quelli della mala depurazione, tutela della biodiversità e raggiungimento dell’obiettivo del 30% di territorio e mare protetto entro il 2030, rinnovabili, eolico off-shore, crisi climatica, siccità e le buone pratiche legate al turismo sostenibile, saranno le storiche campagne di Legambiente di monitoraggio della qualità delle acque marine e lacustri italiane: “Goletta Verde” 2024, giunta alla 38esima edizione e realizzata con la partnership di Anev, Conou, Novamont e Renexia e “Goletta dei Laghi”, giunta alla 19esima edizione con la partnership di Conou e Novamont. Entrambe con la media partnership de La Nuova Ecologia. Goletta Verde arriverà in Campania il 12 luglio a Procida e il 15 ad Acciaroli nel Cilento. La Goletta del Laghi arriverà il 22 luglio a Lago D’Averna per denunciare le criticità e promuove al contempo esempi virtuosi di gestione e sostenibilità. Torna con le due campagne il servizio Sos Goletta di Legambiente per segnalare nella pagina dedicata scarichi anomali, chiazze sospette o inquinamento lungo le coste, le spiagge e i laghi del proprio territorio.

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