CATANZARO «Seppur con orizzonti temporali ancora limitati, la notizia della proroga fino a fine anno della misura per la decontribuzione dei lavoratori nel Mezzogiorno è da cogliere con soddisfazione. L’intero mondo confindustriale ritiene che “Decontribuzione Sud” sia una misura necessaria nel mix di politiche pensate per la riduzione dei divari tra Nord e Sud, per rendere più attrattivo agli insediamenti produttivi il Sud del Paese, per aiutare le imprese del Mezzogiorno a raggiungere i livelli di competitività degli altri territori, per sostenere i livelli occupazionali, per compensare almeno in parte le criticità strutturali in termini di infrastrutture e ritardi della Pa, in attesa di sanarli. Ringraziamo il Governo e il Ministro Fitto per aver centrato questo risultato. Era importante che l’Europa riconoscesse la rilevanza di questo strumento, un risultato per il quale il presidente nazionale Emanuele Orsini e il suo vice con delega alle Politiche per Mezzogiorno, Natale Mazzuca, hanno lavorato con grande impegno: a loro va il ringraziamento da parte di Unindustria Calabria. Il mondo confindustriale non si ferma e anzi continua a lavorare affinché l’auspicio di rendere strutturale la misura, possa diventare realtà». Così il presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara commentando la decisione di Bruxelles di prorogare fino al 31 dicembre 2024 gli effetti della misura denominata “Decontribuzione Sud”, uno strumento grazie al quale le imprese del Mezzogiorno possono usufruire di uno sgravio del 30% sui costi legati ai contributi previdenziali dei lavoratori dipendenti.
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