COSENZA Presentati questa mattina i 6 nuovi posti letto della nuova area di Terapia Intensiva e Rianimazione all’ospedale dell’Annunziata. L’intervento strutturale che, in questi mesi, ha interessato l’UOC diretta da Pino Pasqua, ha permesso la rimodulazione e l’ottimizzazione degli spazi, ridisegnando il layout nell’ottica di una maggiore funzionalità. Rinnovati anche la work station di rianimazione e il parco tecnologico dei servizi di anestesia a supporto delle sale operatorie e dell’interventistica.
Questa mattina, inoltre, il Commissario Straordinario Vitaliano De Salazar ha scoperto anche la targa in memoria del dottor Salvatore Caporale, medico anestesista, in servizio all’Annunziata sin dal 1959 che contribuì in maniera rilevante all’istituzione della Rianimazione della quale fu il primo Direttore.
Il commissario De Salazar commenta con i giornalisti il potenziamento del reparto di Terapia Intensiva. «Oggi è una giornata particolarmente bella perché inauguriamo posti aggiuntivi di rianimazione. L’esperienza Covid ci dice che non erano sufficienti. Accanto a me c’è la signora Caporale al cui marito, uno dei fondatori della rianimazione qui a Cosenza, abbiamo voluto dedicare questo reparto per ricordarlo e sempre qui accanto a me ci sono i familiari di Gisella Perri, che nel 1975 hanno fatto una donazione anche importante di 75 milioni di lire dopo il decesso della figlia anche a causa della mancanza a Cosenza di un centro di rianimazione». Dopo i ringraziamenti, De Salazar passa ad illustrare le novità del reparto. «Abbiamo utilizzato i fondi del Pnrr per i macchinari, abbiamo rispettato i tempi: l’investimento totale ammonta a 2 milioni di euro». E poi l’annuncio. «Iniziamo a vedere i frutti di un lavoro sotterraneo che è durato circa un anno, stiamo inaugurando molte cose, stiamo assumendo figure professionali importanti. Oggi il reparto di Rianimazione, ieri eravamo alla Ginecologia mentre il 5 lulgio apriremo il pronto soccorso».
«Abbiamo introdotto la cartella informatizzata da un po’ di tempo, ma qui l’abbiamo innovata nelle sue peculiarità, nel senso che abbiamo cercato di coordinare la gestione del paziente avendo una visione completa grazie ai messaggi ed agli input inviati grazie alle moderne tecnologie», racconta il primario del reparto Pino Pasqua. «La possibilità di avere il trasferimento dei dati di laboratorio, la possibilità di avere i trasferimenti della radiologia e delle consulenze consente una gestione integrata e multispecialistica». Un po’ di numeri. «Abbiamo una rianimazione di 25 posti letto a regime, i posti letto hanno un turnover dell’80%, e da qui nasce l’idea di investire nella terapia intensiva post-operatoria con l’utilizzo anche di una intensività di cura post-operatoria sui pazienti affetti da grosse patologie chirurgiche». Questo consente di ridurre i tempi? «Certo, nelle prime 24-48 ore riusciamo a migliorare la dimissione del paziente stesso». Ci sono i macchinari di ultima generazione, adesso servono rinforzi? «È l’impegno preso dall’amministrazione. Noi stiamo già prendendo tre anestesisti nuovi, assumeremo infermieri e Oss». (f.benincasa@corrierecal.it)
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