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“emozioni”

Mogol e Carroccia, standing ovation a Cosenza. «La forza di questo concerto? È la gente che canta» – FOTO E VIDEO

Il pubblico dell’Arena Rendano accompagna il duo sul palco. «Gli anni passano ma ci sono canzoni che resistono nel tempo»

Pubblicato il: 29/06/2024 – 11:24
di Fabio Benincasa
Mogol e Carroccia, standing ovation a Cosenza. «La forza di questo concerto? È la gente che canta» – FOTO E VIDEO

COSENZA «Come può uno scoglio arginare il mare».. E’ la forza dei testi di Giulio Rapetti Mogol uniti alla voce di Gianmarco Carroccia a rendere straordinaria la serata evento all’Arena Rendano di Cosenza. Il concerto “Emozioni – Viaggio tra le canzoni di Mogol e Battisti” – inaugura la stagione estiva del festival EXIT, giunto all’VIII edizione. Per la prima volta due festival: “EXIT: Deviazioni in Arte e Musica” – ideato e organizzato da Piano B – e “Rassegna L’Altro Teatro – RestartLiveFest” lavorano in sinergia per offrire alla città dei Bruzi una notte indimenticabile.

Un racconto in musica. «Io parlo delle canzoni che poi Gianmarco Carroccia esegue, spiego come sono nate, se sono legate ad una storia, e la gente si diverte. Perché la forza di questo concerto, sapete qual è? È che la gente canta. E poi applaude», racconta al Corriere della Calabria Mogol. Sul palco, l’autore di brani unici svela inedite narrazioni. Flashback che riportano a tempi lontani. «Sono un uomo fortunato. Mia moglie si arrabbia quando dico questa cosa, però è vero. Ho avuto questa grande soddisfazione di vedere come le mie canzoni riescano a resistere nel tempo». Il merito è da condividere con Gianmarco Carroccia, che sul palco riesce nell’ardua impresa di ridare nuova vita a brani eterni. «Sicuramente sì – dice Mogol – È molto serio, molto preparato. Ha fatto la nostra scuola e abbiamo molto successo». «Alla gente – chiosa Mogol – piacciono le canzoni. Se qualcosa sopravvive è perché nelle famiglie, i padri le fanno sentire ai figli, i figli le imparano e così via».

I grandi classici di Lucio Battisti, quelli più amati dal grande pubblico, lasciano spazio in scaletta anche a dei brani meno conosciuti. Ma il pubblico cosentino canta dall’inizio alla fine, accompagna Carroccia, lo applaude, chiede ancora un’ultima canzone. Mogol sorride e scherza: «Dobbiamo fare un contrattino a questo pubblico». Cosenza di notte è bellissima, piazza XV marzo è il cuore pulsante del centro storico bruzio: illuminato da un cielo stellato e dalle luci sul palco. «E’ sempre una grande emozione quando torniamo in luoghi straordinari come la Calabria», dice Carroccia, «qui c’è sempre una grandissima accoglienza e un grandissimo affetto».

Il progetto “Emozioni” è partito da un piccolo paese del Lazio ma «grazie a questa squadra di musicisti straordinari con cui lavoro da diversi anni, insieme siamo riusciti a portarlo fin qui e ovviamente grazie al maestro Mogol, il più grande poeta italiano». Il concerto continua, alternando i racconti di Mogol alle esibizioni di Carroccia: il pubblico non smette di cantare «perché l’ascoltatore si ritrova in quei versi, in quelle parole, nei piccoli gesti della vita di ogni giorno. Gli anni passano, ma sicuramente molte cose rimangono nel tempo, come anche diverse abitudini di vita». Come i brani di Mogol e Battisti! (redazione@corrierecal.it)

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