CATANZARO Niente resa dei conti interna, che resta “congelata”, giusto una riflessione sul ruolo e sui ruoli della Lega alla Regione, ma senza forzature. La discesa in Calabria di Claudio Durigon, il sottosegretario al Lavoro che Matteo Salvini ha ormai di fatto insediato quale “guida” del turbolento partito calabrese, non è stata la “plenaria” che tanti si attendevano alla vigilia e soprattutto dopo che una prima riunione era “saltata” la scorsa settimana, perché alla fine Durigon – riferiscono fonti del Carroccio – avrebbe incontrato oggi, in un noto ristorante sul Tirreno catanzarese, soltanto i sei consiglieri regionali e nessun altro. Bocche ovviamente cucite ma qualcosa è trapelato, a esempio si sarebbe preso atto del buon risultato della Lega in Calabria alle Europee, come del resto più volte ha puntualizzato lo stesso Salvini, e su cosa la Lega potrà e dovrà fare nella fase 2 della legislatura regionale, in vista della possibile rivisitazione della Giunta e del rinnovo delle presidenze del Consiglio regionale, alla luce delle richieste di maggiore spazio che sarebbero arrivate dai consiglieri regionali. Ma fronte Giunta a quanto sembra Durigon non avrebbe dato seguito alle richieste, non avendo né il ruolo né probabilmente l’intenzione per farlo attraverso l’interlocuzione con il governatore Roberto Occhiuto: “Gli equilibri iniziali non si mettono in discussione”, sarebbe stato il ragionamento di Durigon, e dunque in Cittadella verosimilmente la lega non andrà oltre la casella che già ha adesso. Lato Consiglio, invece, l’obiettivo è quello di “resistere” sulle presidenze delle Commissioni, le quattro presidenze oggi appannaggio della Lega grazie anche alle new entry Giuseppe Mattiani e Katya Gentile: su questo è probabile un altro braccio di ferro con Forza Italia, alla quale è rimasta solo una presidenza. Per il resto, a quanto risultata nessun accenno alle dinamiche interne e agli assetti futuri della Lega in Calabria, con una discussione “congelata” a tempi migliori e meno tesi, visto che le tossine elettorali, sprigionate soprattutto dal derby alle Europee – con la leadership regionale dle Carroccio come posta in palio – tra Filippo Mancuso e Simona Loizzo, circolano ancora e possono solo produrre ulteriori tossine. (c. a.)
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