CATANZARO Assolto perché «il fatto non sussiste». È questo l’esito del processo, celebrato con rito abbreviato, nei confronti dell’ex commissario generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Giuseppe Giuliano. Secondo l’inchiesta della Procura di Catanzaro, infatti, Giuliano avrebbe utilizzato veicoli aziendali, in uso in qualità di commissario straordinario dell’Asp di Vibo «per spostamenti e viaggi di lavoro», utilizzandoli indebitamente «per scopi personali, nonché al fine di risparmiare le spese di carburante». Secondo l’accusa, dunque, avrebbe utilizzato le auto aziendali «asservendo per scopi personali anche gli autisti designati a condurre i veicoli».
Nel corso dell’udienza, il pm aveva poi qualificato il reato come «peculato d’uso», chiedendo la condanna a 4 mesi di reclusione, tenendo conto della diminuente del rito abbreviato. I legali di Giuliano – gli avvocati Francesco Gambardella e Sergio Rotundo – avevano sostenuto, invece, l’insussistenza del reato. (Gi.Cu.)
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