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Gioiosa Ionica, furti nell’oratorio nato in un bene confiscato. Il vescovo: «Arroganza di violenti e criminali» – FOTO

Asportati dodici infissi, una fotocopiatrice e una sedia in pelle. Ignoti si sono introdotti danneggiando la recinzione esterna

Pubblicato il: 02/07/2024 – 11:46
di Mariateresa Ripolo
Gioiosa Ionica, furti nell’oratorio nato in un bene confiscato. Il vescovo: «Arroganza di violenti e criminali» – FOTO

GIOIOSA IONICA Asportati dodici infissi, una fotocopiatrice e una sedia in pelle. Un vero e proprio raid vandalico si è consumato nell’oratorio “San Francesco di Assisi” di Gioiosa Ionica, nella Locride, dove ignoti si sono introdotti all’interno della struttura danneggiando anche la recinzione esterna. Il parroco, don Francesco Antonio Passarelli, ha sporto denuncia ai carabinieri che adesso indagano per risalire agli autori del gesto.

Il vescovo Oliva: «L’arroganza dei violenti e dei criminali non giova a nessuno»

«Dispiace tantissimo che ad essere stato oggetto di furto e di maltrattamenti sia stata una struttura destinata ai ragazzi ed ai giovani e alle loro attività formative e ricreative. Il vile gesto offende tutta la comunità di Gioiosa e i tanti ragazzi che frequentano l’oratorio parrocchiale». Così il vescovo di Locri-Gerace, monsignor Francesco Oliva, che in una nota aggiunge: «Uno stato di grande disagio ho riscontrato negli educatori e nei ragazzi che sono venuti a conoscenza del misfatto. Ai ragazzi posso assicurare che presto potranno ritornare ad usufruire della loro struttura. Il bene confiscato assegnato alla diocesi era stato convertito ad attività sociali. Forse un riutilizzo del genere ha offeso qualcuno. Una cosa è certa che chi opera nell’oscurità della notte a danno della comunità nuove al futuro della comunità e toglie la speranza ai più giovani. Spero che la giustizia possa fare chiarezza, e dare alla comunità quella necessaria Serenità nell’opera di formazione a favore delle giovani generazioni. L’arroganza dei violenti e dei criminali non giova a nessuno».

La Cgil: «Urgente proteggere i beni confiscati»

Sul caso è intervenuta anche la Cgil di Reggio Calabria, in una nota il segretario Gregorio Pititto sottolinea che «l’asportazione di dodici infissi, una fotocopiatrice e una sedia in pelle, insieme al danneggiamento della recinzione esterna, rappresenta un atto vile e deplorevole. È importante sottolineare che l’oratorio è ubicato in un bene confiscato alla criminalità organizzata. Questo fatto – continua Pititto – rende ancora più grave l’accaduto e richiama l’attenzione sulla necessità di una maggiore vigilanza e protezione per i beni confiscati, soprattutto quando questi vengono assegnati a realtà che operano per il bene della comunità. Ci uniamo al dolore del parroco, don Francesco Antonio Passarelli, e di tutta la comunità della Diocesi di Locri-Gerace, guidata dal Vescovo Francesco Oliva. Confidiamo nel lavoro dei Carabinieri e nella giustizia affinché episodi del genere non si ripetano più. Invitiamo tutti a dimostrare la propria solidarietà e vicinanza, contribuendo a superare questo triste evento con unità e sostegno reciproco. La Cgil di Reggio Calabria, – conclude Pititto – ribadisce il proprio impegno nel supportare la comunità di Gioiosa Ionica e tutte le realtà colpite da atti di vandalismo e criminalità, e richiama l’attenzione sull’importanza di proteggere adeguatamente i beni confiscati».

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