CATANZARO I giudici della Corte d’Appello di Catanzaro (Bravin presidente, Maria Rosaria di Girolamo e Assunta Maiore consiglieri, cancelliere Giuseppe Femia) hanno rideterminato diverse condanne emesse al termine del processo “Petrolmafie”, celebrato con rito abbreviato, nato dall’inchiesta della Dda di Catanzaro. Rispetto al verdetto emesso dal gup il 5 ottobre del 2022, infatti, i giudici hanno assolto Antonio Ricci e Gerardo Caparrotta, confermando al contempo le assoluzioni di Filippo Fiarè e Gregorio Giofrè. Gli imputati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita, corruzione, evasione delle imposte e delle accise anche mediante emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, scambio elettorale politico-mafioso e turbata libertà degli incanti.
Assoluzioni confermate poi per: Filippo Fiarè e Gregorio Giofré, alle quali si sono aggiunte quelle di Antonio Ricci (2 anni e 6 mesi) e Gerardo Caparrotta (4 anni). (redazione@corrierecal.it)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x