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Appalti garantiti «agli amici» e varianti in aumento: il “sistema Cascini” nella sanità catanzarese

Indagine condotta dalla Guardia di Finanza avviata dopo le segnalazioni dell’ex direttore generale dell’AO “Pugliese-Ciaccio”. «Ti ho fatto un cesto, ma importante!»

Pubblicato il: 03/07/2024 – 11:01
di Giorgio Curcio
Appalti garantiti «agli amici» e varianti in aumento: il “sistema Cascini” nella sanità catanzarese

CATANZARO Tutto è partito dalle segnalazioni presentate dall’allora direttore generale ff protempore nonché direttore amministrativo dell’AO “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, Antonio Mantella. Si trattava di una serie di anomalie e irregolarità, tutte individuate nel corso delle procedure di scelta del contraente da parte della stessa Azienda Ospedaliera. Le successive indagini, condotte dal Nucleo della Guardia di Finanza di Catanzaro, sono state caratterizzate da una complessa attività di captazione audio e video e della corrispondenza elettronica, oltre che perquisizioni e sequestri negli uffici dei soggetti coinvolti. Indagini che, secondo quanto riporta il gip nell’ordinanza, «avrebbero restituito un complesso quadro indiziario».

L’indagine

L’analisi dei contenuti delle conversazioni – come riporta ancora il gip Gilda Romano nell’ordinanza – ha consentito di individuare la «illiceità di quanto compiuto, la volontaria illiceità delle azioni, e, soprattutto, la consapevolezza».  Tra i protagonisti c’è, secondo l’accusa e come riporta il gip, Giuseppe Lucio Cascini (cl. ‘72) di Napoli, finito agli arresti domiciliari. Come si legge nell’ordinanza, «aveva l’accortezza di incontrare di persona i suoi interlocutori, ricevendoli in un locale riservato dell’edificio universitario, invitando sempre tutti gli astanti a lasciare in una altra stanza i loro telefoni cellulari, manifestando il suo espresso e chiaro disappunto quando qualcuno lo contattava via telefono, redarguendolo nei termini secondo cui, vista la sua posizione e la importanza della vicenda vissuta, era altamente probabile il monitoraggio del suo telefono, così spiega che ogni telefonata sarebbe dovuta avvenire mediante l’applicazione Whatsapp».

Il “sistema” Cascini

Secondo l’accusa, dunque, Cascini, in qualità di Direttore di Struttura Complessa dell’U.O.C. Medicina Nucleare dell’A.O.U. “Mater Domini” di Catanzaro, è stato nominato il 22 dicembre 2020 presidente di Commissione per la gara d’appalto bandita dall’università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro per la “fornitura, posa in opera, installazione, messa in funzione e garanzia ‘full risk’ annuale di un sistema ciclotrone per la produzione di radioisotopi”, «nonostante la sussistenza di cause di incompatibilità». Secondo l’accusa, e come riporta il gip nell’ordinanza, Cascini avrebbe concordato la versione definitiva del capitolato d’appalto, «corrispondente esattamente – ad eccezione delle parti barrate – a quella approvata in data 3 novembre 2020 dalla Stazione Appaltante». Come riporta ancora il gip, inoltre, la “ATI Medicalray-Teknos” avrebbe presentato prima un’offerta al ribasso per «disincentivare la concorrenza» per poi concertare una variante in aumento rispetto all’offerta presentata (2.669.851,21 euro) quantificabile in 690mila euro per «attingere all’importo di 850mila euro, inserito nel capitolato speciale d’appalto, sotto la voce “somme a disposizione dell’amministrazione”».

Gli “amici” «non esclusi dalle gare d’appalto»

Come riscostruito ancora dagli uomini della Finanza, Cascini in qualità di membro della commissione della procedura negoziata per l’affidamento del servizio di sorveglianza fisica della protezione dai pericoli delle radiazioni ionizzanti per lavoratori esposti presso l’Umg di Catanzaro «in ragione di un accordo corruttivo intervenuto con Fiorello Martire (nell’elenco degli indagati), in qualità di socio di maggioranza della “Fiorad Srl”, compiva atti contrari ai suoi doveri d’ufficio». Cioè, secondo l’accusa e come riporta il gip, gli avrebbe assicurato «la non esclusione dalla gara» pur avendo accertato l’assenza dei requisiti richiesti dal bando, in cambio di alcune modifiche da apportare al progetto allegato al bando di gara del ciclotrone, «nell’ambito della quale Martire era consulente tecnico esterno». In qualità di direttore della Struttura Complessa dell’U.O.C. Medicina Nucleare delI’A.O.U. “Mater Domini” di Catanzaro, secondo l’accusa Cascini, in ragione di «un accordo corruttivo intervenuto con Pasquale Granata (nell’elenco degli indagati) agente commerciale della “Medicalray S.r.l.” e referente della società», avrebbe promesso doni assicurando l’aggiudicazione, in favore della A.T.I. formata nel frattempo con la Teknos Srl. «Perché st’anno vorrei evitare di passare dall’università, che ti ho fatto un bel cesto, ma importante…». (g.curcio@corrierecal.it)

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