LAMEZIA TERME L’Autonomia differenziata spacca il Paese in un cinico scambio politico e si cancella qualsiasi leva di coesione e di cooperazione territoriale. Ne è prova quanto già richiesto dal presidente della regione Veneto, Zaia al governo in materia di funzioni non soggetti a Lep. Protezione civile, commercio estero, previdenza integrativa possono già essere oggetto di devoluzione. Un vero e proprio spappolamento del sistema Paese. Per la Calabria in primis sarebbe un disastro ma con l’autonomia ad arlecchino sarebbe l’intero paese ad indebolirsi. Basta pensare per un attimo ai grandi fattori di sviluppo: energia, infrastrutture, ambiente, commercio estero quale capacità di competere potrebbero avere le singole regioni, anche quelle più forti e competitive, di fronte ai colossi del pianeta? È in atto una ricomposizione e scomposizione della geopolitica, con paesi emergenti che rivendicano spazi e ruoli e diciamo in “staterelli”. Per questo l’Autonomia differenziata va fermata, ora: vanno coinvolti amministratori, rappresentanti istituzionali, associazioni, movimenti civici, cittadini. Per questo, il gruppo consiliare del Partito democratico in Consiglio regionale ha organizzato un’iniziativa pubblica sul tema che si terrà lunedì 8 luglio alle 18.30 nel Chiostro San Domenico a Lamezia Terme. A discutere di Autonomia differenziata, dopo i saluti del gruppo regionale democrat affidati al consigliere Franco Iacucci e l’introduzione della consigliera Amalia Bruni, a discutere del tema la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, collegata in remoto, e l’ex presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero tra i primi a cogliere fino in fondo l’urgenza di contrastare l’Autonomia differenziata e i pericoli conseguenti ad una effettiva entrata in vigore, soprattutto per le regioni del Sud. A portare il proprio contributo al dibattito: il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita; don Giacomo Panizza, fondatore di “Progetto Sud”; Giovanni Oliverio, studente della facoltà di Medicina; il deputato Riccardo Tucci; il deputato Nico Stumpo; il segretario regionale di Sinistra Italiana, Fernando Pignataro e il segretario regionale del Pd, Nicola Irto.
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