CATANZARO Si allarga il fronte di chi richiede il referendum abrogativo per fermare l’autonomia differenziata a firma Roberto Calderoli. Sul tema interviene anche Mimmo Tallini già presidente del Consiglio regionale della Calabria, che invita Occhiuto a sostenere la richiesta dei primi cittadini. «I sindaci – scrive Tallini in una nota – che hanno chiesto al Consiglio Regionale di deliberare la richiesta di referendum abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia hanno offerto al presidente Occhiuto un formidabile assist per uscire dal vicolo cieco in cui si è cacciato. La posizione dei sindaci è ineccepibile. Poiché altre cinque Regioni (Sardegna, Emilia Romagna, Puglia, Toscana e Campania) stanno deliberando in tal senso, perché la Calabria, vista la posizione critica del Governatore, non si unisce a questa battaglia per dare voce al popolo? Secondo me Occhiuto farebbe bene a dare seguito a questa richiesta dei sindaci perché così dimostrerebbe con un atto concreto e non con i messaggi in codice mandati a Roma di essere davvero contrario alla riforma e ad un’autonomia che metterebbe in ginocchio tutto il Meridione. Sarà difficile per lui giustificare un no al referendum abrogativo, trincerandosi sul fatto che i sindaci sono di centrosinistra. E’ vero che la sinistra e in particolare il governo Amato del 2001 hanno aperto la strada a questo enorme pasticcio, ma non possiamo in continuazione guardarci indietro quando il nemico è ormai alle porte di casa. Abbia coraggio il presidente Occhiuto e promuova il referendum abrogativo. Ormai tutti gli esperti di economia ci dicono senza tentennamenti che l’autonomia distruggerà i sistemi della sanità e dell’istruzione. Cosa aspettiamo? Le forze moderate del centrodestra, ma anche Fratelli d’Italia, votino la richiesta e dimostrino che loro sono dalla parte della Calabria. Il referendum, lo si voglia o no, è l’unica arma per fermare il progetto di Calderoli e Salvini».
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