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Sanità, appalti “truccati” per 33 milioni di euro: 15 misure cautelari a Catanzaro – NOMI

Coinvolti imprenditori, medici, un politico e un docente della “Dulbecco” su bandi della “Mater Domini” e del “Pugliese”

Pubblicato il: 03/07/2024 – 8:15
Sanità, appalti “truccati” per 33 milioni di euro: 15 misure cautelari a Catanzaro – NOMI

CATANZARO I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione questa mattina all’ordinanza con la quale il Gip del Tribunale di Catanzaro ha disposto l’applicazione della misura cautelare personale nei confronti di 15 soggetti – sono in tutto 29 le persone indagate – per la ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai reati, rispettivamente ipotizzati, a vario titolo, di corruzione, concussione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, turbata libertà degli incanti, truffa aggravata ai danni dello Stato, falso ideologico, abusiva introduzione in sistema informatico ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, poste in essere anche a vantaggio di plurime società nei confronti delle quali è stata ipotizzata la rispettiva responsabilità amministrativa. In particolare, nel corso dell’operazione denominata “Sartoria”, è stata disposta la misura degli arresti domiciliari nei confronti di due imprenditori e di un dirigente medico-docente universitario dell’A.O.U. “Renato Dulbecco” di Catanzaro, nonché la misura interdittiva della sospensione dai pubblici uffici/servizi nei confronti di tredici pubblici ufficiali (fra cui il medico- docente universitario sottoposto anche alla misura degli arresti domiciliari) dipendenti, rispettivamente dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, dell’A.O.U. “Renato Dulbecco” di Catanzaro, dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone, dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria e dell’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, nonché, uno degli indagati, anche consigliere comunale di un Comune della provincia di Catanzaro. I provvedimenti, emessi su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro, scaturiscono dalla complessa attività di indagine svolta dal Nucleo di Polizia Economica-Finanziaria/Gruppo Tutela Spesa Pubblica della Guardia di Finanza di Catanzaro, nell’ambito della costante attività di tutela della spesa pubblica, con particolare riguardo al settore sanitario, finalizzato al contrasto delle più sofisticate forme di illecita gestione delle risorse erariali e delle frodi ai danni dello Stato.

Turbata regolarità di 9 appalti pubblici

Le complesse indagini hanno consentito di delineare la gravità indiziaria circa la turbata regolarità di 9 appalti pubblici del valore complessivo di oltre 33 milioni di euro, banditi dalla Stazione Unica Appaltante della Regione Calabria, dall’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, nonché dall’A.O. “Pugliese – Ciaccio” e dall’A.O.U. “Mater Domini” (ora confluite nell’A.O.U. “Dulbecco”). Rispetto a tali gare sono stati ipotizzati illeciti legami tra alcuni pubblici ufficiali, preposti alla gestione delle gare stesse, e gli agenti/rappresentanti delle società che forniscono materiali o servizi sanitari, anche mediante la turbata libertà del procedimento di scelta del contraente con bandi e capitolati redatti in modo da orientare l’aggiudicazione a soggetti predeterminati, in violazione della concorrenza e a discapito dell’economicità e della trasparenza dell’azione amministrativa. In alcuni casi sono state ipotizzate condotte corruttive, con utilità (promesse o erogate) ai pubblici ufficiali coinvolti, intese quale remunerazione delle condotte illecite che sarebbero state perpetrate in favore degli operatori economici interessati alle procedure. Sono stati ipotizzati, sul piano della gravità indiziaria, reati di falso ed altro, nello svolgimento di concorsi indetti da alcuni enti pubblici, per il reclutamento di personale, e di truffa, in relazione alla ripartizione del fondo incentivi per le funzioni tecniche, a beneficio di dipendenti dell’ex A.O. “Pugliese – Ciaccio”, in assenza dei presupposti previsti. Si è, altresì, ipotizzato il reato di truffa in relazione alla percezione, da parte di un dirigente medico dell’ex A.O.U. “Mater Domini” e all’Università “Magna Graecia”, legato da un contratto di lavoro a tempo pieno ed esclusivo, delle relative indennità economiche di esclusività, sebbene lavorasse, occultamente, presso due cliniche private accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale (aventi sede nelle province di Crotone e Napoli), e ciò mediante l’utilizzo di 2 società prive di reale consistenza giuridico-economica, che avrebbero emesso sistematicamente fatture per operazioni inesistenti, con successiva corresponsione di somme in contanti al pubblico ufficiale. Contestualmente è stato eseguito il sequestro disposto d’urgenza dal pm nei confronti di 2 soggetti e di una società per un valore complessivo di circa 530.000 euro.

Arresti domiciliari per:

Giuseppe Lucio Cascini (cl. ’72); Direttore di Struttura Complessa dell’UOC Medicina Nucleare dell’AOU “Mater Domini” di Catanzaro. Presidente della Commissione di Gara.
Pasquale Bove (cl. ‘60); Rappresentante della Medicalray Srl e della Teknos Srl.
Ciro Oliviero (cl. ’63). Rappresentante legale della Holyver Diagnostics Srl e Agente di commercio della Siemens Healthcare Srl.

Sospensione dall’esercizio di uffici e servizi pubblici per:

Gennarina Arabia (cl. ’74);
Antonio Nicola Arena (cl. ’60); Responsabile tecnici di laboratorio dell’AO “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro e membro della commissione tecnica di gara.
Antonio Armentano (cl. ’58); all’epoca dei fatti Direttore del reparto di Neuroradiologia del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria, in qualità di componente del tavolo tecnico della SUA Calabria.
Vittoria Celi (cl. ’66); Dottoressa inquadrata all’interno dell’equipe medica dell’Uo Patologia CLinica dell’Azienda “Mater Domini” di Catanzaro, incaricata di far parte del tavolo tecnico della gara regionale in esame.
Pietro Gangemi (cl. ’53); Direttore f.f. del Laboratorio di Chimica Clinica dell’Ao “Pugliese-Ciaccio” e membro della commissione tecnica di gara per il Laboratorio Analisi.
Michelina Graziano (cl. ’76); all’epoca dei fatti Responsabile Fisica Sanitaria Azienda dell’Asp di Cosenza e Responsabile Tecnologico di Sistema Ris/Pacs della stessa Azienda. Nell’ambito della procedura componente del tavolo tecnico della SUA Calabria alla quale era stato dato l’incarico di predisporre la bozza del capitolato tecnico di gara i individuare tra i soggetti a supporto del RUP.
Vincenzo Militano (cl. ’81); Dirigente medico dell’equipe del dott. Paolo Puntieri, S.O.C. Medicina Nucleare dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”, ha collaborato con il dott. Puntieri alla predisposizione della documentazione di gara.
Pasquale Minchella (cl. ’60); Direttore f.f. del laboratorio di Virologia e Microbiologia dell’Ao “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, incaricato nelle fasi iniziali di far parte del tavolo tecnico della gara regionale in esame.
Pasquale Santaguida (cl. ’70);
Rita Carlotta Santoro (cl. ’58); Responsabile f.f. della Struttura Complessa Centro Emofilia Emostasi e Trombosi del Dipartimento di Ematologia Oncologica dell’Ao “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, incaricata nella seconda fase della gara, di far parte del tavolo tecnico della gara regionale in esame.
Adolfo Siciliani (cl. ’58); all’epoca dei fatti direttore dell’UOC Radiologia dell’Asp di Crotone in qualità di componente del tavolo tecnico della SUA Calabria.
Paolo Urzino (cl. ’60). Dirigente Asl 1 fascia – Uoc Patologia Clinica presso l’Asp di Catanzaro, nonché componente del tavolo tecnico per la gara in esame, nella seconda fase della procedura di gara, in qualità di referente dell’Asp di Catanzaro.

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