MILANO Traffico di influenze illecite, emissione di fatture per operazioni inesistenti, corruzione e turbata libertà degli incanti. Un’inchiesta partita da Milano si riverbera nel contesto laziale, scuotendo il mondo dell’Arma. Arresti domiciliari infatti nei confronti di Oreste Liporace, comandante dei Carabinieri di Belvedere Marittimo, nel Cosentino, e dell’imprenditore laziale Ennio De Vellis. Nel procedimento penale risultano indagati in stato di libertà altri imprenditori, funzionari e dirigenti pubblici di amministrazioni centrali dello Stato, tra cui Lorenzo Quinzi, capo dipartimento per gli affari generali e la digitalizzazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Milano, si sono concentrate «su illecite assegnazioni di fondi e appalti pubblici in cambio di denaro e altre utilità (come capi firmati e biglietti per la Scala e per lo stadio Olimpico)», nonché mediante «la concertazione dei soggetti economici fittiziamente partecipanti alle procedure di gara». Gli inquirenti fanno sapere che «sono in corso perquisizioni e acquisizioni di atti in varie province d’Italia, presso enti pubblici, persone fisiche e società a vario titolo coinvolte nelle vicende oggetto di approfondimento giudiziario». L’Arma dei carabinieri ha sospeso con effetto immediato Oreste Liporace. Il militare è stato comandante reggimento Allievi Marescialli e Brigadieri di Velletri fino al 2021 ed era attualmente – prima della sospensione – direttore presso l’Istituto Alti Studi della Difesa.
Nel dicembre 2023 il Comune di Diamante, nel tirreno Cosentino, aveva conferito a Liporace la cittadinanza onoraria «per un autorevole rappresentante dell’Arma – aveva affermato l’allora sindaco Ernesto Magorno – che nel corso della sua brillante carriera, grazie alla sua tenacia e alle sue straordinarie competenze, ha ricoperto importanti incarichi di comando e istituzionali ed è stato insignito di prestigiose benemerenze. Un esempio per il nostro territorio, del quale egli è originario, con cui ha un legame fortissimo e mai reciso, e in favore del quale, nel corso della sua carriera, ha operato in maniera encomiabile a tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini».
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