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l’associazione semplice

Narcotraffico nella “Valle dell’Esaro”, fissato il giudizio d’Appello – NOMI

Sono 39 gli imputati pronti a difendersi nel processo di secondo grado, al via ad ottobre

Pubblicato il: 04/07/2024 – 16:23
Narcotraffico nella “Valle dell’Esaro”, fissato il giudizio d’Appello – NOMI

COSENZA Sono 39 le persone condannate al termine del processo scaturito dall’inchiesta denominata “Valle dell’Esaro” – conclusosi con la sentenza emessa dal Tribunale di Cosenza il 20 dicembre 2023 – citate in giudizio e imputate nel processo d’Appello a Catanzaro: al via il prossimo 2 ottobre 2024.

I nomi

Si tratta di Armando Antonucci, Lorenzo Arciuolo, Alessandro Avenoso, Domenico Cesare Cardamone, Augusto Cardamone, Sergio Cassiano, Francesco Ciliberti, Rocco D’Agostino, Damiano Diodati, Cristian Ferraro, Giampaolo Ferraro, Giuseppe Ferraro, Michele Fusaro, Roberto Eugenio Gallo, Giovanni Garofalo, Antonio Giannetta, Luigi Gioiello, Remo Graziadio, Erik Grillo, Francesco Iantorno (classe ’78), Francesco Iantorno (classe ’84), Roberto Iantorno, Mauro Marsico, Attilio Martorelli, Antonio Orsini, Massimo Orsini, Filippo Orsino, Antonio Pacifico, Giuseppe Palermo, Mario Palermo, Marco Patitutcci, Antonio Postorivo, Antonio Presta, Roberto Presta, Giuseppe Presta, Giovanni Sangineto, Vincenzo Santamaria, Mario Sollazzo, Raffaele Sollazzo.



Le motivazioni della sentenza di primo grado

In primo grado, la sentenza emessa dal Collegio giudicante del Tribunale di Cosenza ha escluso qualsiasi legame con la ‘ndrangheta del presunto gruppo Presta. Un sodalizio dedito al narcotraffico ma non appartenente alla galassia criminale bruzia.
«Elementi – quelli rappresentati in aula dall’accusa – che per i giudici non raggiungono il livello di prova, né quello indiziario, necessari ai fini del riconoscimento dell’aggravante». Dunque, si tratterebbe di un’associazione “semplice” e non di ‘ndrangheta. E’ questo l’elemento più rilevante, vero ago della bilancia tra le richieste e la ricostruzione dell’accusa, la Dda di Catanzaro rappresentata in aula dal pm Alessandro Riello e dal giudizio emesso dal Tribunale (presidente Carmen Ciarcia). In buona sostanza, nella Valle dell’Esaro insiste un’organizzazione dedita soprattutto allo spaccio di droga ed attiva a Tarsia, AltomonteSpezzano Albanese, San Lorenzo del Vallo e Roggiano Gravina, ma priva di requisiti mafiosi. (f.b.)



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