COSENZA «Il nuovo ospedale? In questo mese, appena possibile, incontrerò il nuovo direttore generale dell’Inail che conosco da tanto tempo e con il quale ho un grande rapporto di amicizia per accelerare i tempi. Credo sia necessario in assoluto, ma ancora di più perché bisogna consegnare all’Università, che sta lavorando molto bene, un policlinico che sia un luogo di lavoro confortevole per i pazienti, ma anche per queste autentiche eccellenze che l’università sta selezionando». Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, presente anche lui a Cosenza per l’inaugurazione del nuovo pronto soccorso dell’Annunziata. Il commissario alla sanità calabrese ha, poi, ufficializzato la nomina di De Salazar come nuovo direttore generale dell’AO di Cosenza.
A proposito del nuovo pronto soccorso inaugurato questa mattina, Occhiuto ha parlato di «una giornata positiva perché quello di Cosenza era uno di quelli che soffriva di più in Calabria e dove i pazienti soffrivano di più. La loro dignità era mortificata perché costretti a stare in spazi angusti dove non si poteva nemmeno erogare il minimo di prestazione che si qualificasse come un diritto. Con questi spazi rinnovati si restituirà invece dignità ai pazienti, ci saranno degli ambulatori che consentiranno ai medici e agli infermieri di prendersi cura dei pazienti».
Per Occhiuto però «rimane da risolvere il problema del personale, che è un problema gigantesco in tutta Italia, ancora di più in Calabria, ma sono molto contento perché la recente manifestazione di interesse che abbiamo fatto per gli specializzanti ha avuto risultati ulteriori rispetto alle nostre aspettative. Hanno risposto 164 specializzandi, li metteremo nei pronto soccorso per occuparsi dei codici bianchi e verdi e quindi per deflazionare il pronto soccorso, continueremo a lavorare per fare di questo ospedale che io e De Salazar abbiamo raccolto quando era l’ultimo ospedale d’Italia, un ospedale civile. E lo faremo anche grazie all’università, sono molto felice dell’ottimo lavoro che sta facendo il rettore Leone, che ci consentirà di fare di questo ospedale un policlinico universitario capace di attrarre autentiche eccellenze nazionali. È un lavoro complicato, difficile, so bene che c’è moltissimo da fare, ma lo stiamo facendo con grande impegno. Nella sanità non è facile risolvere i problemi immediatamente perché nessuno ha la bacchetta magica».
È delle scorse ore, poi, lo scoppio del caso legato ai medici e degli infermieri che, lo stesso Occhiuto ha definito “inidonei”. «Abbiamo fatto una ricognizione che ci ha fatto vedere in maniera puntuale dove ci sono più problemi che si sono creati nel corso degli anni, a volte degli ultimi due decenni. Io ho informato le autorità competenti già qualche settimana fa e sono convinto che presto si farà chiarezza nell’interesse dei pazienti ma anche nell’interesse del personale sanitario che lavora con grande abnegazione negli ospedali e che, a volte, è costretto a caricarsi anche i carichi di lavoro di chi invece con comportamenti opportunistici si sottrae per esempio ai turni di notte o all’attività per la quale è stato assunto. Se ci sono delle patologie che sono effettivamente inabilitanti, è bene che si garantiscano ai lavoratori i giusti diritti, ma se ci sono dei medici compiacenti nelle aziende sanitarie e ospedaliere, che nel corso degli anni passati hanno abusato del loro potere concedendo inabilità e inidoneità anche quando queste non andavano concesse, questi fenomeni sono reato e vanno perseguiti».
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