COSENZA Dall’inaugurazione del nuovo pronto soccorso dell’ospedale Annunziata di Cosenza alla consueta riunione del tavolo tecnico ospitata in prefettura per discutere del cronoprogramma dei lavori del nuovo ospedale della Sibaritide. Mattinata intensa quella del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Prima il taglio del nastro del nuovo reparto del nosocomio bruzio, la fine di un’attesa lunga 365 giorni: sono durati un anno i lavori di restyling di un reparto «invidiabile», per citare il commissario Vitaliano De Salazar. A proposito, tra le novità di giornata la “nomina” annunciata dal governatore-commissario alla sanità del nuovo Dg dell’Ao di Cosenza, appunto De Salazar. Che incassa l’annuncio con un sorriso (quasi) sorpreso mentre il presidente consegna un mazzo di fiori alla prefetta Vittoria Ciaramella (dal 15 luglio prenderà servizio a Latina, mentre a Cosenza arriverà Rosa Maria Padovano).
Dicevamo della riunione in prefettura a Cosenza, che ha visto la partecipazione – tra gli altri – anche di Marcello Minenna, assessore con competenze tecniche di indirizzo in materia di economia e finanze del Governo Regionale. «La prefettura di Cosenza è stata sempre da stimolo per le istituzioni affinché l’ospedale della Sibaritide si riavviasse. I lavori stanno andando avanti secondo il cronoprogramma», rassicura Occhiuto. Che aggiunge: «Non è stato facile riavviare i lavori perché c’era da aggiornare un progetto del 2004, occorreva trovare le risorse e questo non sempre è facile nella pubblica amministrazione ma ci siamo riusciti. Sono molto felice che questo ospedale, pensato venti anni fa, oggi stia proseguendo nella sua costruzione», continua il governatore. Che poi fa il punto sugli altri nosocomi calabresi. «Anche per quanto riguarda quello di Vibo Valentia, confido nell’inizio dei lavori nei prossimi mesi così come a Palmi dove c’è un altro grande ospedale, purtroppo solo sulla carta».
Non solo l’ospedale. C’è un altro grande progetto che insiste nel territorio della Sibaritide: il cantiere della Ss 106. «Uno degli appalti più virtuosi», aveva commentato al Corriere della Calabria, il Capo Centro della Dia di Catanzaro Beniamino Fazio. Una analisi che trova d’accordo anche il governatore. «Abbiamo un protocollo di intesa che stiamo implementando e che offre la possibilità alla Direzione investigativa antimafia di accedere alle banche dati della regione sui dati delle aziende sanitarie e ospedaliere e man mano che si lavora, le stesse aziende che spendono oltre 3 miliardi di euro ogni anno, sapranno che i loro atti sono vigilati e monitorati anche dalla Dia». «Questo – chiosa il presidente della Regione Calabria – lo facciamo nell’interesse di chi vuole fare le cose per bene e dei calabresi». (f.b.)
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