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La richiesta

Airbag difettosi, Federconsumatori: «Disastrosa la campagna della Citroen»

I proprietari delle autovetture Citroen C3 e DS3 stanno ricevendo lettere per provvedere all’immediato fermo delle auto

Pubblicato il: 06/07/2024 – 20:05
Airbag difettosi, Federconsumatori: «Disastrosa la campagna della Citroen»

CATANZARO Da mesi i proprietari delle autovetture Citroen C3 e DS3 prodotte tra il 2009 ed il 2019, stanno ricevendo da Groupe Psa Italia Spa, lettere di richiamo per provvedere all’immediato fermo della propria autovettura e alla sostituzione dell’airbag di produzione Takata perché gravemente e pericolosamente difettoso. Lo stesso gruppo Stellantis a cui fa capo Citroen, informa sulla campagna di richiamo che “è necessaria perché alcune sostanze chimiche presenti nei gonfiatori di questi airbag Takata possono deteriorarsi nel tempo, soprattutto se esposti a condizioni climatiche calde e umide. In caso di incidente, il gonfiaggio dell’airbag potrebbe avvenire con troppa forza, provocando la rottura del dispositivo e potenzialmente causando lesioni gravi o, nel peggiore dei casi, la morte”.
«Considerata la gravità del caso – dichiara Mimma Iannello presidente di Federconsumatori Calabria – da mesi la presidenza nazionale di Federconsumatori, sta seguendo scrupolosamente la vicenda atteso che, gli sportelli di tutt’Italia, compresi quelli della nostra regione, sono oggetto di richiesta di assistenza da parte di automobilisti che, avendo avviato le procedure del richiamo della propria autovettura, si trovano a fare i conti con rinvii a tempo indeterminato delle autofficine autorizzate e senza l’ausilio di vetture sostitutive per affrontare le proprie esigenze di spostamento. Le autovetture esposte al rischio di airbag Takata, non sono però le sole Citroen ma, da anni, sembrerebbero addirittura circa 14 i marchi automobilistici coinvolti. È grave perciò l’assenza di un’adeguata campagna d’informazione verso i proprietari di tutte le autovetture coinvolte sui rischi che s’incorrono nell’uso del mezzo e del chiarimento se interessati anche mezzi pubblici. Rispetto alle migliaia di proprietari di autovetture Citroen coinvolti dalla campagna di richiamo, sono pochi quelli che hanno ottenuto la sostituzione dell’airbag e migliaia che non sanno quando e se, avranno il cambio dell’airbag. Non abbiamo invece traccia nella nostra regione di quelli a cui è stato garantito l’uso di auto sostitutive in attesa del ricambio del pezzo difettoso o di eventuali altre misure riparatorie. Ciò, nonostante i precisi obblighi di legge e gli adempimenti in capo a Citroen, ai Ministeri e alle Autorità preposte a cui la nostra Presidenza nazionale ha inoltrato da mesi circoscritte richieste di intervento. L’indagine condotta dalla Procura di Catanzaro a seguito di incidente mortale in cui ha perso la vita una donna del capoluogo, presumibilmente riconducibile al malfunzionamento dell’airbag della propria autovettura, allarma ed allerta sulle urgenti soluzioni da garantire a tutti i proprietari di auto oggetto della campagna di richiamo che, viste le condizioni climatiche della nostra regione, incorrono in questi mesi in rischi esponenziali per la propria sicurezza, per quella dei passeggeri a bordo auto e di eventuali soggetti terzi. Per queste ragioni auspichiamo che l’indagine in carico alla Procura di Catanzaro faccia piena luce sull’accaduto a tutela della famiglia coinvolta dal tragico lutto e per quanti hanno diritto di conoscere dei rischi a cui esposti dal malfunzionamento degli airbag di cui la stessa casa automobilistica ne richiama i “rischi mortali”. In questa direzione, ogni livello di Federconsumatori, in primis la presidenza nazionale, è impegnato a porre in essere ogni azione necessaria per mettere in sicurezza l’incolumità dei proprietari delle autovetture interessate che, per disinformazione o perché impossibilitati a soluzioni alternative, stanno facendo uso delle proprie auto che risultano essere vere bombe ad orologeria. Non meno, a valutare ogni possibile azione risarcitoria a riconoscimento degli eventuali danni comprovabili subiti».

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