CATANZARO Il Trentino-Alto Adige è ancora la regione in cui è più oneroso acquistare un immobile, con una spesa media richiesta, alla fine di giugno, pari a quasi 3.600 euro/mq (+3,5% nel primo semestre dell’anno). La Calabria resta invece la sola regione al di sotto dei 1.000 euro/mq medi, seppur di meno di 50 euro. Milano mantiene la palma del capoluogo più dispendioso quando si tratta di acquistare: chi vende un immobile chiede mediamente 5.443 euro/mq, dato in crescita dell’1,8% su base semestrale. Bolzano si conferma al secondo posto (4.649 euro/mq) prima di Firenze, che fa segnare un incremento del 2,4% in sei mesi raggiungendo i 4.250 euro/mq. Nel testa a testa tra Bologna e Roma, il capoluogo dell’Emilia-Romagna rimane leggermente avanti, 3.499 euro/mq contro 3.429 euro/mq. Guardando al contesto italiano nel suo complesso, nei primi sei mesi dell’anno la richiesta di locazioni è in lieve calo (-1%), dato che si avvicina alla stabilità (-0,4%) nel trimestre appena concluso.
Tuttavia, il Paese si presenta a due velocità: al Nord-Ovest e, soprattutto, al Nord-Est, la domanda si contrae nel semestre, registrando rispettivamente un -1,2% e un -4,6%, mentre sale in maniera consistente nello stesso periodo al Centro (+2,6), al Sud (+3,1%) e nelle Isole, area in cui si riscontra la crescita più rilevante, +5,7%, con una spinta ulteriore nell’ultimo trimestre (+7,8%). Per quanto concerne l’offerta di immobili in affitto, su base semestrale lo stock si riduce in tutta Italia (-10,4%), pur con un rallentamento della discesa nell’ultimo trimestre (-1,4%). Ancora una volta, però, l’andamento è diverso a seconda dell’area del Paese considerata: se in sei mesi la disponibilità diminuisce al Centro (-15%), al Nord-Ovest (-12,6%) e al Nord-Est (-7,3%), si evidenziano aumenti nel Meridione (+3,5% al Sud e +2% nelle Isole). A livello di prezzi, continua la salita dei canoni in tutta Italia, che fanno segnare un +8,5% nel semestre, fermandosi di poco sotto i 14 euro/mq. Il Centro e il Sud presentano gli incrementi più significativi, in entrambi i casi attorno al 10%, mentre il Nord-Est è l’area che cresce meno (+3,7%). Nord-Ovest e Isole salgono infine con valori vicini al 9%. La Valle d’Aosta resta la regione più cara in cui affittare, con i canoni che hanno sfondato il tetto dei 21 euro/mq in seguito all’aumento in doppia cifra – +12% – nei primi sei mesi del 2024. La regione più economica è invece l’Umbria, poco sopra i 7 euro/mq e in calo dell’1,4% nel semestre. Tra i capoluoghi, Milano rimane al primo posto con 23,3 euro/mq (+1,7% in sei mesi), ma Firenze si sta progressivamente avvicinando, anche considerato l’incremento più rilevante – +5% – su base semestrale. Attualmente affittare un immobile nella città del David equivale a una spesa media di 22,5 euro al metro quadro. Bologna è al terzo posto (17,3 euro/mq), davanti a Roma (16,9 euro/mq).
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