Ultimo aggiornamento alle 11:39
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Grande Oriente di Italia

‘Ndrangheta e politica, microspia dei Ros in un tempio massonico – NOMI

Indagati il gran maestro della loggia e un consigliere comunale della Lega a Reggio Calabria

Pubblicato il: 06/07/2024 – 20:52
‘Ndrangheta e politica, microspia dei Ros in un tempio massonico – NOMI

REGGIO CALABRIA I carabinieri del Ros, nell’ambito dell’indagine denominata “Ducale” coordinata dalla Dda su rapporti tra ‘ndrangheta e politica a Reggio Calabria che l’11 giugno scorso ha portato all’emissione di 14 misure cautelari, hanno installato una microspia nel “tempio” di una loggia massonica del Grande oriente d’Italia. L’indagine vede al centro la cosca di ‘ndrangheta degli Araniti. Sulla base delle indicazioni fornite dal collaboratore di giustizia Mario Chindemi, il procuratore Giovanni Bombardieri, gli aggiunti Stefano Musolino e Walter Ignazitto e il sostituto procuratore Salvatore Rossello hanno individuato un capannone, nella frazione “Gallico”, in cui si riunivano i massoni iscritti alla loggia “Sirius Vera Luce n.234” rispondente «al Grande Oriente di Italia obbedienza Piazza del Gesù». A capo della loggia c’era il gran maestro Carmelo Stelitano, un ex funzionario della Città metropolitana di Reggio Calabria che è indagato per scambio elettorale politico mafioso assieme al consigliere comunale della Lega Mario Cardia, che aveva aderito anch’egli alla loggia.

Lega Calabria: eventuale sospensione per Cardia

«Bisogna dare a tutti la possibilità di poter dimostrare la propria estraneità alle eventuali contestazioni che vengono avanzate a loro carico. Se quanto sta emergendo dall’inchiesta dovesse trovare conferma, appare comunque più che evidente che bisogna, da una parte, avere fiducia nella giustizia ed augurare un pronto chiarimento, ma assumere, dall’altra, una posizione netta, con l’immediata sospensione dell’interessato. È questa la linea del partito già utilizzata nel passato». Lo affermano, in una nota, il Commissario regionale della Calabria della Lega, Giacomo Saccomanno, ed il segretario provinciale di Reggio del partito, Franco Recupero, in merito al coinvolgimento nell’inchiesta “Ducale” del consigliere comunale Mario Cardia, a carico del quale viene ipotizzato il reato di scambio elettorale politico mafioso. «Il consigliere Cardia, interpellato – aggiungono Saccomanno e Recupero – ha confermato di non aver ricevuto alcun atto giudiziario e, quindi, di essere all’oscuro di quanto si legge sulla stampa. Si prende atto di tale dichiarazione e non si può non evidenziare che, ancora una volta, gli organi d’informazione annunciano quanto dovrebbero prima sapere e conoscere gli interessati». (Ansa)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x