LOCRI «Sono stato cacciato, non capisco perché. Mi stavano facendo entrare e poi mi hanno detto di uscire». Mimmo Lucano è uscito pronunciando queste parole dal tribunale di Locri, scosso per quanto accaduto pochi istanti prima. Il sindaco di Riace ed europarlamentare stava per entrare in aula per l’inizio della seconda udienza del processo a carico di Marjan Jamali, la 29enne iraniana accusata di aver svolto il ruolo di scafista nel corso di uno sbarco avvenuto a Roccella Jonica lo scorso ottobre.
«Sono qui perché è assurdo che si voglia colpevolizzare una persona innocente, è un fatto che mi indigna», ha affermato Lucano intervistato dal Corriere della Calabria pochi minuti prima dell’inizio dell’udienza odierna (alle 14) e prima dell’episodio in questione.
L’europarlamentare, già presente alla prima udienza, ha raccontato di aver passato i controlli, ma sprovvisto del documento d’identità è stato «fatto uscire» successivamente: «Mi hanno cacciato», ha detto amareggiato prima di andarsene.
«Non abbiamo cacciato nessuno, era sprovvisto di documenti che si rendono necessari in determinati casi», così gli addetti alla sicurezza, che hanno quindi chiesto l’identificazione dell’europarlamentare, hanno risposto ai presenti che hanno chiesto il motivo di quanto accaduto. Tra loro numerosi attivisti presenti in aula in sostegno di Marjan Jamali: «Segnaleremo l’episodio», hanno detto.
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