ROMA I pazienti con diabete di tipo 2 che assumono i farmaci analoghi di GLP-1, da tempo sotto i riflettori per il loro impiego per la perdita di peso, hanno un minor rischio di sviluppare 10 tipi di tumore connessi all’obesità rispetto alle persone in trattamento con insulina o altri farmaci antidiabetici. È quanto ha scoperto uno studio coordinato dalla Case Western Reserve University School of Medicine di Cleveland (Usa) pubblicato sulla rivista JAMA Network Open.
La ricerca ha coinvolto oltre 1,6 milioni di persone seguite tra il 2005 e il 2018. In questo periodo i ricercatori hanno riscontrato che i pazienti che assumevano i farmaci analoghi di GLP-1, rispetto a quelli in cura con l’insulina, avevano un rischio più basso di tumore della colecisti (-65%), di meningioma (-63%), cancro del pancreas e del fegato (-59%), cancro dell’ovaio (-48%), del colon-retto (-46%), mieloma multiplo (-41%), tumore dell’esofago (-40%), dell’endometrio (-26%), del rene (-24%). È stato però osservato un lieve aumento di tumori della tiroide.
I ricercatori precisano che si tratta di «prove preliminari dei potenziali benefici» di questi farmaci nella prevenzione del cancro. Per questo sollecitano la conduzione di altri studi che confermino questo effetto. Inoltre, «dato che il diabete di tipo 2, il sovrappeso o l’obesità hanno un impatto negativo sui pazienti durante la terapia antitumorale» i ricercatori ipotizzano che i farmaci analoghi di GLP-1 possano essere utili per migliorare l’efficacia delle terapie antitumorali e per ritardare le recidive. ANSA
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