LAMEZIA TERME Confermata quasi in pieno la sentenza nei confronti di Marco Gallo, accusato dell’omicidio di dell’omicidio di Domenico Maria Gigliotti, avvenuto a Lamezia Terme nel gennaio del 2015. L’imputato era stato condannato in primo grado con rito abbreviato a 30 anni di carcere e al risarcimento delle parti civili. Anche per la Corte d’Appello di Catanzaro reggono le accuse della procura, che alla fine della requisitoria aveva richiesto l’ergastolo per il 39enne. È stata, tuttavia, dichiarata dalla Corte di Appello la prescrizione per il capo c (distruzione di cadavere) e confermata nel resto la sentenza. Secondo l’accusa, alla base dell’omicidio ci sarebbero due moventi: un versamento di 1100 euro per viaggio mai organizzato dall’agenzia gestita dalla moglie di Gigliotti e presunti flirt che l’imprenditore avrebbe cercato di avere con la moglie dell’imputato. La mancata restituzione dei soldi investiti per il viaggio avrebbe scatenato la reazione di Gallo, confluita prima in un’intimidazione con colpi d’arma da fuoco all’abitazione della vittima e poi con l’omicidio. Le motivazioni della sentenza dovranno essere rese pubbliche entro 100 giorni. (redazione@corrierecal.it)
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