ROMA La Camera dei deputati ha approvato in via definitiva il disegno di legge messo a punto dal ministro della Giustizia Carlo Nordio con 199 voti a favore, 102 voti contrari e nessun astenuto.
Il provvedimento, che contiene tra l’altro l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio e modifiche al sistema delle intercettazioni, era già stato approvato a febbraio dal Senato. Hanno votato a favore del progetto di legge, insieme alla maggioranza, anche i deputati di Azione e di Italia Viva.
«Quello delle madri in carcere è un problema delicatissimo perché va coniugato il problema della detenzione di una donna con bambino con quello, altrettanto grave, dell’allarme sociale creato da persone che sfruttano la propria maternità per restare impunite». «Sono cose di una delicatezza estrema che vanno conciliate» senza «dare segni di debolezza da parte dello Stato». «Ci rifletteremo, “frigido pacatoque animo”, e cercheremo di trovare una soluzione». Lo dice il Guardasigilli Carlo Nordio conversando con i cronisti in Transatlantico. Alla domanda se in Parlamento la norma potrà dunque essere cambiata risponde: «Adesso vedremo».
«Stiamo lavorando da tempo ad una riforma organica delle intercettazioni per dare un’attuazione radicale all’articolo 15 della Costituzione che indica nella segretezza delle conversazioni l’altra faccia della libertà», ha detto ancora Carlo Nordio conversando con i cronisti. «Le conversazioni sono libere intanto che sono segrete, come il voto. Sono state fatte delle ironie sul fatto che io abbia detto che più o meno siamo tutti intercettati. Vorrei ricordare che in questo paese sono stati intercettati persino dei presidenti della Repubblica», ha aggiunto.
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