Con i cambiamenti climatici è aumentata la frequenza dell’anticiclone africano in Italia. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma che, negli ultimi 30 anni, si è palesato molto più spesso sul nostro territorio. Fino agli anni ‘90 era molto più comune osservare la presenza dell’anticiclone delle Azzorre con condizioni climatiche miti e tranquille; in seguito tutto è cambiato, anche a causa del riscaldamento globale. In sintesi, con la maggiore espansione della bolla d’aria calda sahariana verso Nord, ecco che tutta l’Italia si è trovata di fronte ad un nuovo clima: frequenti fiammate nordafricane, anche con sabbia del deserto, alternate a violenti temporali. Nelle prossime ore assisteremo al primo apice della fiammata africana con massime fino a 42°C in Sardegna, 40-41°C anche in Sicilia, Calabria e Puglia e locali 39°C al Centro. Al Nord sono previsti fino a 37-38°C specie tra Emilia Romagna e Veneto. Tra venerdì e sabato entreranno in scena, invece, i temporali violenti. La causa di questa alternanza è il ‘respiro’ nordafricano, che dapprima spinge l’alta pressione verso il cuore dell’Europa Centrale e poi la fa sgonfiare verso il nostro Centro-Sud: in questo modo il Nord Italia resta scoperto, favorendo il passaggio di aria instabile atlantica. Questo flusso atlantico, trovando aria calda e soprattutto molto umida preesistente, scatena violenti temporali specie sulle Alpi e in locale sconfinamento verso la Pianura Padana. Tra venerdì e sabato mattina sarà proprio questa la situazione: sono previsti violenti temporali al Nord con un passaggio potenzialmente pericoloso da Ovest verso Est. Al momento si prevede una prima fase instabile al mattino di venerdì 12 sull’estremo Nord-Ovest; dal pomeriggio, poi, i rovesci interesseranno anche parte del Nord-Est con la fase clou del maltempo attesa tra la sera del venerdì e la mattina del sabato, specie a nord del fiume Po. Sul resto dell’Italia l’anticiclone africano sarà ancora prepotente e pochi si accorgeranno del maltempo del Nord, se non per un leggero calo termico e una maggiore ventilazione da Ovest. Da sabato pomeriggio, però, il respiro africano tornerà: ci attendono 37-38°C ad oltranza anche a Roma, per almeno 10 giorni, un’ondata di calore che, se confermata, potrebbe essere una delle più lunghe degli ultimi anni.
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