PALERMO I figli del giudice Paolo Borsellino nel corso dell’udienza preliminare, che si è tenuta questa mattina a Caltanissetta a carico di 4 agenti accusati del depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio, oltre a chiedere la costituzione di parte civile, hanno sollecitato la citazione come responsabile civile della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministro dell’Interno. Una richiesta analoga è stata avanzata, attraverso il suo legale, dal fratello del magistrato, Salvatore. Imputati nel processo sono Giuseppe Di Gangi, Vincenzo Maniscaldi, Angelo Tedesco e Maurizio Zerilli, tutti ex appartenenti al gruppo di indagine “Falcone-Borsellino”, accusati di aver dichiarato il falso deponendo come testi nel corso del processo di primo grado sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio. L’avvocato dello Stato Giuseppe La Spina si è costituito parte civile per la presidenza del consiglio dei ministri e per il ministero della Giustizia, quale danneggiato dal reato, e per il ministero dell’Interno come parte offesa. Il legale di Maniscaldi, l’avvocato Giuseppe Panepinto, ha chiesto un termine per esaminare le richieste di costituzione di parte civile. Il gup David Salvucci si è riservato di decidere fissando la prossima udienza per il 19 settembre.
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