COSENZA L’Unione Sindacale di Base di Cosenza è al fianco dei lavoratori della Lorica Ski Area. «Quest’oggi – evidenzia la Confederazione Provinciale di Cosenza – presso l’impianto di risalita, a Lorica, si svolge quella che sembrerebbe a tutti gli effetti un’apertura d’occasione. Per i lavoratori della società Lorica Ski quello della precarietà e della disoccupazione è un timore molto più sentito di altri, nonostante le motivazioni dell’incontro istituzionale odierno. La storia degli impianti di risalita di Lorica e della costituzione di un comprensorio calabrese ha origini ataviche e il sapore dell’incompiuto. Un percorso ad ostacoli per i lavoratori, fatto di precarietà, incertezza, attività a singhiozzo e, come nel caso dell’assemblea odierna indetta dalla presidente Anci nonché sindaca di San Giovanni in Fiore, Rosaria Succurro, aperture d’occasione e di facciata».
«Dopo anni di peripezie burocratiche – prosegue Usb – affidamenti in proroga a Ferrovie della Calabria e tristi vicende che hanno interessato l’impianto, ad oggi sembrerebbe che la consegna del collaudo tecnico alla Regione Calabria da parte dell’amministrazione comunale di Casali del Manco, avvenuto ormai da un mese, non abbia cambiato nulla per le sorti di un sito estremamente importante per la fruibilità delle bellezze del territorio, per l’economia locale e regionale e soprattutto per il concretizzarsi di una nuova pagina del turismo calabrese. Come in altre occasioni l’apertura odierna è stata resa possibile grazie alla dedizione e al sudore dei sette lavoratori, professionisti formati dalla stessa Regione Calabria la quale ha investito su di loro con corsi altamente professionali dall’importo complessivo di circa duecentoconquantamila euro. Nonostante l’investimento politico e materiale ad oggi l’unica certezza dei lavoratori consiste nel grosso credito, complessivamente centinaia di migliaia di euro, vantato per retribuzioni arretrate e prestazioni non pagate dalla società. Sappiamo che lo stato dell’arte deriva da un portato politico di chi, negli anni, non è mai riuscito a mettere realmente al centro lavoro e territorio. I vari governi regionali, di fatto, non sono mai stati in grado di attuare un cambio di passo importante per il territorio silano e pre-silano. La Lorica Ski Area, ancora ad oggi in amministrazione giudiziaria, minaccia licenziamenti del tutto arbitrari sia sul piano sociale che su quello giuridico. L’attività discontinua degli impianti genera dei costi indiretti esorbitanti, tanto sul piano economico quanto su quello sociale, un prezzo che mai come ora la Calabria e i calabresi non possono permettersi. I danni materiali sono causati tanto da chiusure prolungate e periodi senza una manutenzione costante, essenziale per un’infrastruttura simile, quanto dal fenomeno della vandalizzazione degli impianti che è, ormai, prassi consolidata. Condanniamo con forza l’atto vandalico compiuto da ignoti qualche giorno fa, tuttavia episodi simili non risultano essere una novità e non sono solo frutto del libero arbitrio di chi agisce in maniera distruttiva, bensì rappresentano il prodotto di una mancata continuità nell’attività produttiva e lavorativa dell’impianto. Alla presenza di gran parte degli esponenti politici e istituzionali calabresi, oggi è doveroso essere al fianco di questi lavoratori e porre l’attenzione sulle tempistiche necessarie a far sì che abbiano risposte concrete. Sappiamo bene che la situazione è complessa, tuttavia è impossibile non domandarsi: oggi aperto, e domani? Qual è il futuro dell’impianto – chiede Usb –per la stagione estiva? Da domani i lavoratori come andranno avanti? E soprattutto qual è lo scenario da aspettarci per il turismo regionale nel prossimo anno? Tante le domande alle quali i lavoratori ma anche tutte le calabresi e i calabresi meritano risposte immediate».
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