LAMEZIA TERME «L’amministrazione comunale dopo la ratifica del consiglio, se pure con molte astensioni tra le quali quelle dei consiglieri di centrosinistra e di Fratelli d’Italia, ed il voto contrario della Lega, può far realizzare in Via del Progresso il centro commerciale Icom dell’ing. Floriano Noto e 4000 mq di edifici destinati ad uffici. La questione amministrativa è definitivamente chiusa». Così in una nota i rappresentanti delle amministrazioni tra il 2005-2015 Gianni Speranza, Rosario Piccioni, Gianni Arena, Eugenio Carnovale, Antonino Costantino, Giandomenico Crapis, Giovanni Gallo, Fernando Miletta, Nicola Palazzo, Vittorio Paola, sulla realizzazione del centro commerciale “Borgo antico” a Lamezia Terme. «Al sindaco, – proseguono – che continua a rivolgerci attacchi pieni di bugie, ed a ogni cittadino vanno ricordati con chiarezza fatti che riguardano il presente e soprattutto il futuro».
«Nei primi anni 2000 – si legge nella nota – in città si è sviluppato un forte movimento di operatori economici del centro urbano che chiedeva al Comune di non permettere che fosse concesso ad un solo imprenditore ciò che a nessun piccolo imprenditore della città era stato concesso: costruire e molto su terreni agricoli. L’amministrazione di centrosinistra, dopo un dialogo durato mesi con i piccoli imprenditori lametini e l’impresa Icom, ha deliberato il 11 dicembre 2007 di accogliere l’istanza di realizzazione del centro commerciale indicando la sede di contrada Rotoli, area destinata agli insediamenti produttivi, commerciali ecc. Con questa scelta, l’amministrazione ha accolto la proposta dell’investimento nel rispetto delle leggi e di un principio di giustizia verso i commercianti lametini.
Dal 2008 in poi, l’impresa Icom ha lavorato soltanto per ottenere un presunto risarcimento danni da parte del Comune. Richiesta di risarcimento sulla quale, Consiglio di Stato prima e Cassazione poi, hanno dato ragione al Comune di Lamezia e all’amministrazione Speranza. In questi ultimi anni, sindaco Mascaro, Noto ha chiesto il permesso a costruire proprio in virtù del fatto di non aver ottenuto il risarcimento sperato nei nostri anni. Nella nostra visione di città, discussa con centinaia di cittadini, imprenditori, associazioni, prima con l’elaborazione del piano strategico 2009 e poi del piano strutturale comunale, l’area di via del Progresso era l’area della cittadella dello sport, dove era prevista: la realizzazione del nuovo palazzetto; il recupero e rimessa in funzione dello stadio Carlei con la pista di atletica; la realizzazione di palestre, piscine, attività e servizi annessi. Per questo abbiamo ottenuto finanziamenti UE e nell’ottobre 2014 si è avviata la costruzione del nuovo palazzetto dello sport oggi quasi ultimato, nonostante i ritardi dell’amministrazione Mascaro e l’assenza di un’idea per la gestione. Una grande area polisportiva, con strutture per la pratica agonistica per persone normodotate che per disabili, nel segno dell’innovazione. Un grande polo sportivo, che ,se realizzato, sarebbe il primo in Calabria, un grande potenziale economico e di sviluppo che valorizza non a parole la funzione strategica e centrale di Lamezia. Ne è prova il fatto che nel piano strutturale comunale adottato dal consiglio comunale nel febbraio 2015, quell’area era indicata come area sportiva. Misteriosamente, nella fase finale di approvazione del Piano Strutturale alla fine del 2022, con una scelta dell’amministrazione Mascaro, l’area finale di Via del progresso è diventata area destinata al centro commerciale Icom. Mascaro ha approvato il PSC stravolgendo l’assetto impresso nella fase precedente di adozione, inserendo direttamente nell’art.14, comma 4 del Regolamento Edilizio Urbanistico, il centro commerciale che prevede, altresì 4000 metri quadrati di uffici. Insomma un’operazione immobiliare e di cementificazione. Non è inutile segnalare che tutto ciò non compare nelle tavole grafiche né, stranamente, nella relazione del progettista, prof. Crocioni».
«Il sindaco e l’amministrazione comunale – prosegue la nota – non hanno fatto e non stanno facendo nulla per dare aiuto ai commercianti del centro, per non farli chiudere di fronte ai problemi del settore e all’impatto di un investimento del tipo Icom. Anzi, qualsiasi titolare di attività in centro conosce gli ostacoli per le sue attività, dal tavolino all’insegna pubblicitaria ai servizi di pulizia. Addirittura l’amministrazione Mascaro ha ritenuto di non dover neppure sentire la voce degli stessi commercianti. Dunque secondo noi a questo punto era ed è tuttora fondamentale chiedere all’ Ing. Noto, che è anche importante dirigente sportivo e presidente del Catanzaro Calcio, di farsi carico di un sostegno concreto per realizzare la Cittadella dello sport. Al di là delle chiacchiere, il rischio realistico è che lo stadio Carlei della provincia rimanga nell’abbandono e cada a pezzi ed il nuovo palazzetto rimanga un’opera incompiuta e senza futuro».
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