Un’assoluzione e una condanna a 8 anni di reclusione. È questo l’esito del processo – celebrato con rito abbreviato – sull’omicidio del 34enne Giuseppe Castiglione, ucciso e fatto sparire il 28 gennaio 2000 nell’ambito di un regolamento di conti tre le cosche Giglio e Valente di Strongoli. Il gup di Catanzaro ha così assolto il 53enne Giuseppe Mario Fazio “Peppe a mafia” (difeso dagli avvocati Sergio Rotundo e Gianni Russano) considerato, invece, dall’accusa l’esecutore materiale dell’omicidio e per il quale la Dda aveva chiesto l’ergastolo. Gli 8 anni sono stati inflitti, invece, al collaboratore di giustizia Francesco Tornicchio, 44 anni, che avrebbe fatto parte del commando di fuoco.
La svolta era arriva nell’agosto del 2023 con l’arresto di tre persone: Salvatore Giglio, ritenuto il capo dell’omonima cosca dominante a Strongoli e mandante del delitto; Mario Giuseppe Fazio e Luigi Lidonnici, che avrebbero partecipato materialmente all’omicidio esplodendo un colpo di pistola alla nuca della vittima e facendo poi sparire il cadavere sotterrato in un campo.
Il provvedimento cautelare, emesso dal gip del Tribunale di Catanzaro, Filippo Aragona, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, ha recepito integralmente gli esiti investigativi ottenuti dai militari al termine di una indagine, condotta dal giugno del 2021 al novembre del 2022, nel corso della quale sono state determinanti le dichiarazioni rese da tre collaboratori di giustizia, uno dei quali – Francesco Tornicchio – compare tra gli esecutori materiali dell’omicidio. Tornicchio è stato condannato all’ergastolo per la cosiddetta strage dei campetti nella quale venne ucciso per sbaglio il piccolo Dodò Gabriele, di 11 anni. L’omicidio di Castiglione – ha raccontato il pentito – sarebbe maturato nel contesto di una lotta interna alla cosca Giglio, il cui controllo si estendeva dal Comune di Strongoli alle frazioni nord di Crotone. Fazio, che era tornato in libertà da alcune settimane dopo aver scontato dieci anni di reclusione per un altro omicidio avvenuto nella zona, quello di Michele Masucci, è stato arrestato questa mattina a Strongoli. Salvatore Giglio, invece, ha ricevuto la notifica dell’ordinanza cautelare nel carcere di Nuoro dove è recluso, mentre Lidonnici è stato arrestato in Germania, dove attualmente dimorava. (g.curcio@corrierecal.it)
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