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l’intervista del Corriere della calabria

Scioglimento dei comuni, la proposta di Morcavallo: «Sanzione solo per amministratori o dirigenti colpevoli»

Il legale: «Il tema è rovente, la Calabria vanta il triste primato del maggior numero di comuni sciolti per infiltrazione»

Pubblicato il: 11/07/2024 – 13:56
di Fabio Benincasa
Scioglimento dei comuni, la proposta di Morcavallo: «Sanzione solo per amministratori o dirigenti colpevoli»

COSENZA La criminalità organizzata allunga i tentatoli e contamina decine di comuni calabresi. Il ricorso alla commissione d’accesso è per il colonnello Giuseppe Dell’Anna, comandante provinciale della Gdf di Cosenza la conditio sine qua non per verificare l’eventuale e possibile infiltrazione per poi procedere o meno allo scioglimento dell’Ente. Del tema si è dibattuto nel corso della assemblea regionale di Anci in corso a Lorica. In uno dei principali panel della seconda giornata, è intervenuto l’avvocato Oreste Morcavallo autore del libro “L’informazione interdittiva antimafia e lo scioglimento dei comuni per infiltrazioni mafiose” e delegato regionale della Società Italiana degli Avvocati Amministrativisti.
«Il tema è rovente e attuale perché la Calabria vanta il triste primato del maggior numero di comuni sciolti per infiltrazione della criminalità organizzata. Un’occasione unica direi, parlarne nel corso dell’assemblea dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia da cui possono emergere delle proposte», esordisce il legale.

La proposta di Morcavallo

L’avvocato suggerisce, al termine del suo intervento, una proposta di modifica dell’articolo 143 Tuel, «che non può continuare ad essere disapplicato o applicato in maniera sbagliata dai prefetti, dal Ministro, con gravissime conseguenze per gli enti locali e nei confronti degli amministratori degli enti locali». Qual è la sua proposta? Una soluzione «intermedia». Ci spieghi meglio. «Si potrebbe proporre una soluzione prima dello scioglimento, un’azione diretta solo nei confronti di quei dirigenti che hanno dato luogo allo scioglimento stesso attraverso una moratoria e un controllo della prefettura». Quanto suggerito da Morcavallo, ricorda – come sottolinea lo stesso legale – quanto accaduto con la modifica dell’informativa antimafia. «Una legge del 2021 ha modificato il codice antimafia prevedendo l’obbligo del contradditorio, questo può essere fatto anche nel caso dell’accesso antimafia negli Enti prevedendo sanzioni a quegli amministratori e dirigenti che hanno causato lo scioglimento». (f.b.)

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