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il verdetto

‘Ndrangheta, omicidio Vangeli: condanna ritoccata per Antonio Prostamo

Sentenza emessa dai giudici della Corte d’Assise d’Appello nei confronti dell’uomo accusato di essere uno degli assassini del giovane ucciso nel 2018

Pubblicato il: 12/07/2024 – 12:26
‘Ndrangheta, omicidio Vangeli: condanna ritoccata per Antonio Prostamo

VIBO VALENTIA Condanna rivista al ribasso per Antonio Prostamo, 34enne di San Giovanni di Mileto, considerato il responsabile dell’omicidio di Francesco Vangeli, commesso in concorso con il fratello Giuseppe Prostamo e altri soggetti ancora da identificare nella notte tra il 9 e il 10 ottobre 2018 con un colpo d’arma da fuoco.
I giudici della Corte d’Assise d’Appello, infatti, hanno emesso una condanna a 29 anni e sei mesi rispetto ai 30 comminati in primo grado, con uno sconto legato all’improcedibilità di due capi di imputazione per l’uomo considerato esponente dell’omonima famiglia di ‘ndrangheta (difeso dagli avvocati Giuseppe Grande e Sergio Rotundo). L’omicidio di Vangeli è un caso di “lupara bianca”. Il suo cadavere, infatti, non fu mai ritrovato.

L’accusa

Secondo l’accusa Francesco Vangeli sarebbe stato attirato in un tranello, ferito mortalmente con un colpo di fucile, chiuso in un sacco di plastica e ancora agonizzante gettato nel fiume Mesima. Ad uccidere Vangeli, secondo l’accusa, sarebbero stati i due fratelli che avrebbero agito in concorso con altre due persone ancora in fase di identificazione. I fatti si sarebbero consumati tra il pomeriggio e la sera del 9 ottobre 2018. Vangeli sarebbe stato attirato con un pretesto nella casa di Antonio e Giuseppe Prostamo a San Giovanni di Mileto. È qui che il giovane di Filandari sarebbe stato ferito dal colpo di fucile, rinchiuso in un sacco nero di plastica e ancora moribondo trasportato a bordo della sua auto nei pressi del fiume Mesima dove – secondo la ricostruzione degli inquirenti – è stato poi gettato. Quindi i suoi presunti assassini hanno bruciato la macchina, poi ritrovata svincolo autostradale lo svincolo di Mileto. Secondo l’accusa, i moventi del delitto sarebbero riferibili ad una ragazza (Alessia Pesce, indagata per false dichiarazioni) contesa fra la vittima e Antonio Prostamo, un debito di droga della vittima coi due imputati e una pistola data dai fratelli a Vangeli e non restituita dal 25enne. (Gi.Cu)

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