RENDE «I promotori della c.d. città unica Cosenza-Rende-Castrolibero non smettono mai di stupirci». Si legge in una nota del Comitato Cittadino di Rende. «Innanzitutto il Senatore Mario Occhiuto, che intanto con il proprio voto in Senato ha sostenuto la legge sull’autonomia differenziata, si è imbarcato sui fiumi Crati e Busento per spiegarci quali siano le potenzialità dell’area urbana con la presenza dell’UniCal sulle colline di Arcavacata che meriterebbero un migliore sistema di collegamento. Parla di valorizzazione culturale ma vuole cancellare la storia, dimentica l’ex Sindaco Occhiuto il dissesto finanziario lasciato sulle spalle e nelle tasche dei cosentini che si vorrebbe scaricare sui cittadini dell’area urbana ed il fallimento insieme all’ex Sindaco Manna del progetto della metropolitana leggera, avendo rispedito al mittente ben 160 milioni di euro della programmazione comunitaria. Poi, il Consigliere Caputo, il quale, udite udite, ha annunciato che in uno dei prossimi consigli regionali prima della pausa estiva la maggioranza di centro-destra si prepara ad approvare la risoluzione per dare mandato al Presidente Occhiuto di indire il referendum sulla fusione per la città unica».
«Per cercare di dare una parvenza di democrazia – si legge ancora – al progetto autoritario della fusione, viene invocato il voto dei cittadini tramite il referendum consultivo. Una vera e propria truffa elettorale che, con il quorum complessivo, non ci stancheremo mai di ribadire, non fa altro che configurare l’annessione di Rende e Castrolibero alla città di Cosenza con l’artificiosa ridenominazione di Grande Cosenza. Impugneremo il primo atto del Consiglio Regionale dinnanzi al Tar ponendo la questione di legittimità costituzionale della legge omnibus la quale rappresenta una grave violazione del principio di autodeterminazione degli enti locali Poi, ci consentirà il Prof. e Sindaco salentino Luigino Sergio di essere tranquillizzato per aver affermato di non accettare le polemiche ad oltranza. Può dormire sonni tranquilli perché non avremmo di che polemizzare con il redattore di uno studio di fattibilità che, per dirla alla Carmelo Bene, “si può dire solo nulla”. Infine, c’è il Presidente Occhiuto che si accompagna al Magnifico Rettore Leone nel primato della comunicazione, peccato per noi calabresi, però, che la realtà vissuta è tutt’altro che la finzione narrata.
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