A causa di un improvviso malore è morto a 89 anni stamattina a Roma, l’attore di origini calabresi, Salvatore Puntillo. Trovato riverso a terra dai figli a poco è servito il soccorso dei medici del 118 che lo hanno trasportato in ospedale dove è deceduto. Originario di Arcavacata, Salvatore Puntillo in un’epoca dove formarsi per lo spettacolo in Calabria era raro, aveva deciso di andare a studiare all’Accademia di arte drammatica “Silvio D’Amico” a Roma acquisendo buona tecnica e mestiere ed evitando di proseguire con la Giurisprudenza che pur aveva studiato.
Nel corso del tempo diventò nel cinema un caratterista di valore. Oltre 50 i film di ogni genere in cui compare la sua cifra e nome e cognome nei credit. Ha lavorato con Magni e Squitieri e ha interpretato ruoli nel western all’italiana e nel boccaccesco, passava con mestiere da Nanni Moretti a Profondo Rosso di Dario Argento. Molta anche la televisione, dal celebre Jackyll di Albertazzi al Joe Petrosino le sue interpretazioni segnano almeno una ventina di sceneggiati di grande diffusione. Anni televisivi a due canali che rendevano molto popolare Puntillo in particolar modo a Cosenza ma soprattutto a Rende dove aveva mantenuto a distanza molti rapporti.
Salvatore Puntillo è stato anche doppiatore e soprattutto attore di teatro. Lo ricordiamo protagonista eccelso di “Francesco e il re” nel primo allestimento di Vincenzo Zicarelli che affidandogli la parte del santo di Paola lo mette in coppia con l’immenso Nando Gazzolo. Aveva frequentato le grandi compagnie degli anni Sessanta recitando molti classici a fianco dei più grandi attori italiani. Una gran bella figura Salvatore Puntillo. Un pioniere dello spettacolo calabrese. Ricordato da qualche manifestazione locale con un premio o un invito e che si era conquistato una simpatia popolare tra il pubblico generalista del Novecento calabrese. (redazione@corrierecal.it)
Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x