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Autonomia differenziata: le “armi per combatterla”

Le Regioni del Sud mettono in mostra le armi per combattere l’autonomia differenziata che talune regioni del Nord pretenderebbero di estendere a tutto il Paese; ma per fortuna altre contrastano, t…

Pubblicato il: 15/07/2024 – 10:12
di Franco Scrima
Autonomia differenziata: le “armi per combatterla”

Le Regioni del Sud mettono in mostra le armi per combattere l’autonomia differenziata che talune regioni del Nord pretenderebbero di estendere a tutto il Paese; ma per fortuna altre contrastano, tanto che si lavora per un “referendum abrogativo” per salvare il Centro Sud e non solo. Risponde con “la bava alla bocca” il centrodestra: Forza Italia manifesta qualche perplessità, come dimostra il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto che, intervenendo al Consiglio Nazionale, ha auspicato l’astensione del suo partito dal voto fintanto che non saranno finanziati per intero i “Lep”.
Occhiuto ha posto anche un’altra condizione: che il progetto, per essere approvato, non deve produrre danni alle regioni del Sud. A rasserenare gli animi ed evitare “rotture” tra i presidenti di regione è stato il ministro Tajani che ha annunciato la costituzione di un comitato per vigilare sull’applicazione dell’autonomia. Ma il suo progetto ha fatto “flop” grazie all’intervento del Presidente della Regione Calabria, il quale ha “sparato a zero” sull’autonomia, preannunciando una sconfitta sicura se si dovesse ricorrere ad un referendum.
Occhiuto ha anche sconsigliato che “Forza Italia” possa votare eventuali intese con altre regioni prima che vengano finanziati i “Lep” non essendoci la certezza che non possano essere causa di danni per le Regioni del Sud. Anche il Presidente della Sicilia, Cuffaro, ha ribadito che bisognerà essere rispettosi persino dell’arroganza e della prevaricazione di taluni territori. Vista la mancanza di certezze che “talune intese” non possano tradursi in danni per le regioni del Sud nel caso venisse approvata la legge sull’ “autonomia differenziata”, il Presidente della Regione Calabria ha esposto a mezz’aria la bandiera del possibile”.
D’altra parte l’associazione dei Comuni, riunita la scorsa settimana in Sila (a Lorica), è espressa positivamente essendo prevalse, anche in quella sede, le preoccupazioni che il progetto possa determinare per il Sud, ma anche per le regioni del Centro del Paese, grossi danni. Intanto è da ricordare che su 35 regioni nove hanno detto di no all’autonomia differenziata, “in difesa – è stato ribadito – dell’unità del Paese”, grossi danni. Intanto è da ricordare che su 35 regioni nove hanno detto di no all’autonomia differenziata, in difesa dell’unità del Paese. Ma il numero non è sufficiente per rendere inammissibile la “proposta Calderoli”. Significativo è stato il pensiero del “governatore pugliese” Michele Emiliano che ha attaccato Calderoli definendo il suo progetto “una dichiarazione di guerra di tutti contro tutti”. A Emiliano ha fatto da supporto il Presidente della Regione Calabria, che già aveva manifestato preoccupazione durante il Consiglio Nazionale.

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