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La rassegna

“Inebriati di Calabria”: sul Pollino alla scoperta degli spirits del territorio

Pollino Cocktail Camp è l’evento dedicato al patrimonio botanico del Pollino e alla cultura liquoristica del Sud Italia

Pubblicato il: 15/07/2024 – 10:29
di Elvira Madrigrano
“Inebriati di Calabria”: sul Pollino alla scoperta degli spirits del territorio

COSENZA Esiste una Calabria che si sta riscoprendo amante degli spirts, ma soprattutto produttrice. Dagli amari ai gin, passando per i liquori e le grappe, è nelle botaniche calabresi che la regione si sta facendo conoscere al grande pubblico. Una tendenza che rispecchia il dato nazionale. Un recente rapporto della IWSR Drinks Market Analysis, infatti, ha stimato che il valore di questa industria potrebbe raggiungere i 40 miliardi di dollari entro il 2024. Per il 2021, l’ultimo report di Federviniha evidenziato un valore settoriale di circa 4 miliardi di euro di fatturato per i liquori e acquaviti (i cosiddetti spirits), di cui 1,6 miliardi all’export (raddoppiatosi negli ultimi 5 anni) e 2,4 miliardi sul mercato interno. Inoltre, dati Nielsen hanno evidenziato come il mercato degli alcolici sia decollato durante e dopo il 2020, con un aumento delle vendite online di quasi il +250%.

Pollino Cocktail Camp

L’evento

Gli spirits più pregiati raccontano il territorio, riscoprendo metodi e tradizioni e dando voce al talento, alle conoscenze e alla passione di chi li produce. Attorno a loro si ritrovano gli estimatori dei sapori più raffinati, gli spiriti affini che condividono la ricerca del gusto, il desiderio e la curiosità di inseguire esperienze sensoriali altamente selezionate. Tutto ciò è accaduto a Pollino Cocktail Camp: evento dedicato al Pollino, al suo patrimonio botanico, e alla cultura liquoristica del Sud Italia. La rassegna è stata pensata come un momento di interazione tra pubblico, produttori, operatori di settore, bartender e mixologist ai quali è stato chiesto di interpretare i propri prodotti e rielaborali per esaltare il tesoro botanico del Pollino. «L’idea è stata valorizzare l’enorme patrimonio di biodiversità che offre il Pollino. Abbiamo avuto un’eco importante, tanti visitatori che hanno scoperto il territorio, i produttori calabresi e i loro spirts, ma anche l’arte dei bartender, che hanno miscelato e valorizzato i liquori». Ha raccontato al Corriere Donato Sabatella di Catasta che ha organizzato e ospitato l’evento. A Catasta, luogo che racconta il parco nazionale del Pollino, territorio vasto che ricade tra Calabria e Basilicata, si sono ritrovati tanti esploratori instancabili che in un distillato ricercano l’accurata selezione degli ingredienti, l’impronta di un metodo inconfondibile che è diventato storia consolidata, l’esperienza dei pionieri e dei maestri che hanno messo in bottiglia la visione di un sogno. «La Calabria ha ripreso una tradizione, quella degli amari, che riesce ad esportare il brand Calabria in tutto il mondo, perché oggi l’amaro è calabrese a tutti gli effetti. Il movimento che si è creato attorno al mondo degli spirts – ha spiegato Francesco Brunofata direttore editoriale di Spirito autoctono – è cresciuto perché siamo riusciti a costruire un metodo italiano che è quello di raccontare attraverso i distillati il territorio, un metodo che non ha una stagionalità e si rinnova costantemente». L’evento ha rappresentano un’opportunità unica per promuovere le eccellenze locali, scoprire le ultime tendenze di mercato, esplorare nuovi prodotti e potenziare le connessioni commerciali nel settore. Tra gli ospiti dei tre giorni anche Umberto Ripa, bartender che ama parlare di Calabria in forma liquida. «La ruralità, l’artigianalità, è la peculiarità dei prodotti calabresi. Abbiamo eccellenze uniche – ha poi aggiunto Ripa – soprattutto per quanto riguarda liquori e amari, stanno crescendo anche i distillati che utilizzano il foragin autoctono restituendo sapori e profumi unici». Il Pollino, infatti, vanta una delle biodiversità vegetali più vaste d’Italia e rappresenta un tesoro di erbe aromatiche e spezie, ingredienti cardine per la produzione di spirits. Dunque, ai curiosi non resta che provare, perché – per utilizzare una citazione di un esperto in materia – “assaggiare è un’azione di utilità sociale”.

Pollino Cocktail Camp

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