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La Regione lancia “Recall”: l’obiettivo è ridurre al massimo le liste d’attesa – VIDEO

Presentato il nuovo servizio che fa leva sull’intelligenza artificiale per rendere più spedito il sistema di prenotazione. Miserendino: «Stiamo lavorando a tutto campo»

Pubblicato il: 15/07/2024 – 13:18
La Regione lancia “Recall”: l’obiettivo è ridurre al massimo le liste d’attesa – VIDEO

CATANZARO La Regione lancia il servizio “Recall” del Centro unico di prenotazione, un’azione per migliorare le liste di attesa e riassegnare gli appuntamenti agli utenti in coda utilizzando l’intelligenza artificiale. A presentare il servizio, anche attraverso un tutorial video che si può visionare in basso, il commissario di Azienda Zero, Gandolfo Miserendino, e il dg del Dipartimento regionale Tutela della Salute Tommaso Calabrò, che hanno poi fatto anche un punto complessivo sulle azioni messe in campo per l’abbattimento dei tempi di attesa in sanità.

Il servizio “Recall”

Il servizio assicurato con “Recall” all’utenza sarà utile per ricordare l’appuntamento programmato e consentire di liberare in tempo utile i posti disdetti, rendendoli disponibili per altri cittadini ottimizzando le risorse. In sintesi – ha spiegato Miserendino – «quello che accade è che tre giorni prima della visita, quindi dell’erogazione di una prestazione, il cittadino viene contattato da un assistente virtuale che gli chiede semplicemente se è il signor Mario Rossi: una volta che c’è questa risposta, l’assistente virtuale gli ricorda che c’è una prenotazione a suo nome presso questa struttura e lui dovrà confermare o meno se andrà a fare questa visita. Qualora confermi di disdire la prenotazione che è stata fatta precedentemente, questo chiaramente metterà a disposizione quel posto perché possa essere riutilizzato da un altro assistito che ne ha bisogno. In questo modo – ha sostenuto il commissario di Azienda Zero – ci troviamo nella condizione per la quale ognuno di noi concorre al contenimento delle liste d’attesa: questo sistema aiuta tutti, aiuta anche il professionista a far sì che non si trovi un buco in agenda». Con riferimento al piano complessivo di contenimento delle liste di attesa, per Miserendino «sono varie le azioni che devono essere messe insieme. Ogni azione concorre per una determinata percentuale a portare un miglioramento. Quindi parliamo di introduzione di protocolli particolari per i medici di medicina generale, per i pediatri di libera scelta ed è una prima azione sulla prescrizione. Parliamo della creazione di agende secondo criteri condivisi a livello regionale. Viene poi in questo modo ridimensionato il fenomeno dei medici a gettone”, controllandolo nel modo opportuno».

I dati

E’ partito dai dati Tommaso Calabrò, ricordando che «sono un milione e mezzo da gennaio a giugno le prestazioni che sono state richieste e quelle che ci apprestiamo ad erogare, quindi aumentano significativamente e quindi aumenta l’organizzazione per poter supportare questi numeri. Ho chiesto ai direttori generali delle Asp di concentrare le loro attività su questo tema in modo da poter intervenire con una maggiore forza laddove è necessario. I settori sono tutti parimenti interessanti per l’amministrazione, quindi ogni singola visita, quella magari più banale o quella più importante, è trattata allo stesso modo, però vanno fatte tutta una serie di azioni in modo da poter reggere queste mole di richieste che provengono dal territorio». Calabrò ha poi spiegato che «è partita la fase 2 del Centro unico che permetterà di rendere il sistema completamente indipendente ed omogeneo, coinvolgendo l’intero segmento pubblico ma anche l’agenda dei soggetti privati che operano in regime di accreditamento. L’obiettivo è quello di rendere le agende sempre più efficienti e di aumentare il numero delle agende».

Il ruolo degli specializzandi

Un passaggio in conferenza stampa al ruolo degli specializzandi, il cui reclutamento è stato preso in mano da Azienda Zero: «Sono molto felice di dire – ha sostenuto Miserendino – che abbiamo avuto un’ottima risposta da parte dei medici specializzandi. Anche questa è un’azione che aiuta il territorio, nel senso che durante il periodo estivo permette agli specializzandi, dal secondo anno in poi, di poter aiutare per i codici bianchi e verdi all’interno dei pronto soccorso. Mi aspettavo una capacità di recepire questo tipo di attrattiva degli specializzandi alla manifestazione di interesse piuttosto bassa, 30, 40 persone, invece ha portato più di 140. In definitiva stiamo facendo un lavoro veramente a tutto campo». (c. a.)

Il servizio:

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