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Nube tossica nella Piana di Gioia Tauro, Stanganelli scrive al Prefetto e ad Arpacal

Il Garante regionale della Salute dopo l’incendio di Palmi: «Cittadini preoccupati per la salute pubblica»

Pubblicato il: 15/07/2024 – 13:47
Nube tossica nella Piana di Gioia Tauro, Stanganelli scrive al Prefetto e ad Arpacal

REGGIO CALABRIA Il Garante della Salute della Regione Calabria Anna Maria Stanganelli ha inviato una lettera al Prefetto di Reggio Calabria e al Commissario Straordinario Arpacal per avere informazioni sulle conseguenze dell’incendio di vaste proporzioni sviluppatosi lo scorso 13 luglio all’interno di un piazzale di stoccaggio di materiale plastico in contrada Ponte Vecchio di Palmi. Come evidenziato da Stanganelli, le fiamme hanno sprigionato un’alta colonna di fumo nero e denso visibile anche a lunga distanza da diversi centri della Piana di Gioia Tauro, di cui tutt’oggi si percepiscono gli effetti. Tra i residenti del territorio pianigiano – continua il commissario –costretti da due giorni a barricarsi dentro casa, per non inalare i fumi tossici sprigionatisi a seguito dell’incendio, permane preoccupazione per l’impossibilità di conoscere se e quali rischi potenzialmente nocivi esistano per la salute pubblica e eventualmente le ricadute che tale situazione emergenziale potrà determinare anche sui terreni agricoli oggetto di coltivazione situati nelle zone limitrofe. Proprio i cittadini hanno chiesto a al Commissario Stanganelli di farsi da tramite con le autorità preposte, «al fine di individuare se esista in itinere ed ex post, una possibile correlazione tra siffatta situazione e l’incidenza di patologie conseguenti all’esposizione prolungata a tali fumi, oltre che una valutazione accurata circa la salubrità dell’aria e del suolo».
Stanganelli chiede quindi alle autorità, ciascuna per le proprie competenze, di volere predisporre tutti gli atti necessari affinché i cittadini possano essere resi edotti circa l’andamento del fenomeno, la tipologia di sostanze sprigionatesi nell’aria, i comuni interessati dalla nube tossica, gli effetti a medio e lungo termine di tale emergenza e di come si intende eventualmente contenerli. le unità di crisi eventualmente istituite all’interno dei singoli Comuni interessati dall’emergenza e di voler predisporre un vademecum per formare e informare il cittadino circa il corretto comportamento da seguire in casi come quello verificatosi in località Ponte Vecchio. Inoltre viene chiesto di avviare un monitoraggio aria/suolo/acqua ad evidenza pubblica, per rispondere alle preoccupazioni circa un’eventuale legame tra i roghi sprigionatisi dai rifiuti e ed eventuali patologie e di provvedere ad un’analisi delle sostanze bruciate e immesse nell’atmosfera, calcolandone la dispersione e la ricaduta nei territori interessati e riportando una mappatura con l’esito di tale studio, indicando le aree di maggiore criticità, in particolar modo quelle destinate alle colture e/o al pascolo. Si chiede poi di procedere alla convocazione di un tavolo tecnico di concertazione interistituzionale presso la Prefettura di Reggio Calabria con tutti gli attori coinvolti, che possa fungere da cabina di regia per individuare modalità e strategie d’intervento a salvaguardia del diritto alla Salute. Stanganelli chiede infine di accertare eventuali responsabilità circa la natura dell’incendio.

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