Aumento di malattie gengivali, lesioni orali precancerose, escavazione ossea perialveolare, sfaldamento della dentina e perdita dei denti per carie o gengiviti, rischio di cancro alla bocca e ai polmoni. È lungo l’elenco dei possibili danni derivanti dall’uso di sigarette elettroniche, ai quali si aggiungono quelli emersi da una nuova ricerca che ha indagato il legame fra svapo e parodontite, concludendo che l’utilizzo di e-cig favorisce la distruzione delle strutture portanti dei denti, a partire dalle gengive.
Come riportato dal Corriere della Sera, un gruppo di ricercatori canadesi ha valutato i dati contenuti in 1.659 studi che avevano analizzato la relazione tra l’abitudine a svapare e la parodontite, una malattia infiammatoria orale cronica che si manifesta solitamente come un peggioramento della gengivite e poi, se non adeguatamente trattata, con la mobilità e la perdita dei denti. Dalle loro conclusioni emerge un aumento della placca e della perdita di osso gengivale, una riduzione della profondità della tasca e altri danni a carico di denti e mucose della bocca.
Diverse ricerche hanno dimostrato che sia le sigarette elettroniche sia quelle a tabacco riscaldato sono meno nocive del classico tabacco, altrettanti studi hanno ormai chiarito che non sono dispositivi innocui per la salute. Le e-cig possono causare danni a causa delle presenza di alcune sostanze pericolose, come metalli pesanti e aldeidi nell’aerosol e gli esiti raggiunti finora mostrano effetti negativi misurabili sulla salute e sulle cellule dei polmoni, nelle persone, negli animali e sui campioni di tessuto analizzati in laboratorio. Diversi studi scientifici hanno evidenziato un aumento di disturbi respiratori negli adolescenti e nei ragazzi che svapano, quali bronchiti, asma, affanno, infiammazioni. E poi sono tanti gli indizi raccolti in merito ai danni sui polmoni di giovani e adulti, compresa una certa casistica di polmonite lipoidea, che si può verificare per l’inalazione di sostanze oleose.
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