COSENZA Al momento l’unico vero interlocutore del Cosenza calcio per l’acquisto di Gennaro Tutino è la Sampdoria. Club che con il Tribunale ha concordato da tempo un piano di tre anni per rientrare dal debito accumulato nel corso delle ultime stagioni. Il piano prevede un blocco del mercato nelle sessioni di gennaio 2024 (già passata) e luglio e agosto 2024, ma, come evidenziato ieri dal proprietario del Brescia Massimo Cellino in una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, finora i blucerchiati oltre a esercitare i riscatti di Pedrola e Leoni per un totale di circa 4 milioni e mezzo di euro, hanno ufficializzo l’ingaggio di Coda e, appunto, stanno trattando Tutino con il Cosenza che chiede per la cessione del calciatore 5 milioni di euro. Un affare, quest’ultimo, che potrebbe andare in porto se la Sampdoria riuscisse a ricavare dalle vendite da effettuare (su tutti quella di Manuel De Luca) una cifra pari o superiore a quella che servirebbe per l’attaccante. Cellino ha presentato un esposto alla Lega B scagliandosi contro tre squadre, appunto Sampdoria, e poi anche Spezia e Juve Stabia che secondo l’imprenditore non starebbero rispettando i piani finanziari per la ristrutturazione del debito.
Nonostante il club genovese abbia un accordo di massima con Tutino e il suo procuratore Mario Giuffredi, il Cosenza calcio rimane fermo sulla sua posizione: 5 milioni di euro per lasciare partire il suo gioiello, nessuna contropartita tecnica o pagamento dilazionato. Il ds rossoblù Delvecchio e il dg Ursino attendono eventuali sviluppi anche se il loro obiettivo è quello di non portare troppo per le lunghe le eventuali trattative per la cessione del bomber, anche per non ostacolare i loro movimenti in entrata nel reparto offensivo. Su Tutino ci sono anche Venezia e Sassuolo, ma al momento preferiscono restare alla finestra. (f.v.)
Foto Cosenza calcio
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